Una giornata di mobilitazione e di apertura al territorio in cui la Scuola riafferma il suo valore fondamentale nella società. Si chiama “La scuola è aperta a tutte e a tutti” l’iniziativa nazionale organizzata dai sindacati di categoria, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal, che approda anche a Palermo.

La manifestazione si terrà domani sabato 18 novembre nella sede della scuola Padre Pino Puglisi in Via Panzera, 28 nel quartiere Brancaccio a Palermo dalle 10, e vedrà la partecipazione degli alunni, le famiglie, i lavoratori delle scuole, i rappresentanti sindacali e delle istituzioni locali.

“L’obiettivo della manifestazione – spiegano i segretari provinciali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal, – Franca Giannola, Vito Cassata, Claudio Parasporto, e Gianni di Pisa – è sollecitare le istituzioni sulla necessità di un forte rilancio di attenzione e investimento sulla scuola pubblica, a partire dalla legge di bilancio. Siamo dell’idea che sia necessario creare le condizioni, tramite l’istituzione di un fondo ad hoc, per un rinnovo contrattuale che riallinei le retribuzioni del personale scolastico, penalizzate in modo particolarmente forte negli ultimi anni, a quelle dei colleghi europei. Ma non solo, nelle nostre realtà dove le scuole svolgono un ancora più importante ruolo educativo e sociale fra i nostri giovani, è fondamentale puntare sul futuro degli istituti, che vanno potenziati a sul fronte strutturale e quindi dell’edilizia e di personale”. Alla manifestazione saranno presenti anche i segretari regionali Flc Cgil e Cisl Scuola Sicilia, Maria Grazia Pistorino e Francesca Bellia, oltre ai segretari Cgil Palermo, Cisl Palermo Trapani, Uil Palermo Enzo Campo, Leonardo La Piana e Gianni Borrelli. Nel manifesto dell’iniziativa infatti i sindacati puntano fra l’altro sul concetto di “Scuola come bene comune che appartiene al Paese e non può essere oggetto di riforme non condivise e calate dall’alto; una scuola aperta a tutti, anche alle nuove italiane e ai nuovi italiani e a chiunque approdi nel nostro Paese, ed è al servizio della persona e della società”,sull’importanza del fatto che “l’Istruzione, dalla prima infanzia all’età adulta, è una condizione decisiva per lo sviluppo del Paese. Per questo occorrono scelte conseguenti di investimento, a tutti i livelli, e politiche mirate, che valorizzino l’autonomia delle istituzioni scolastiche e le diverse professionalità che in esse operano, garantendo a chi lavora nella scuola italiana un trattamento in linea con il resto d’Europa in termini di considerazione sociale e riconoscimento retributivo”.