E’ appena giunta alle organizzazioni sindacali la comunicazione di Licenziamento collettivo ai sensi dell’art. 4 L. 23 luglio 1991 n. 223 inviata da Gieco. Si tratta di 35 dipendenti ex Grande Migliore.

“La comunicazione giunge come una doccia fredda. – dichiara Mimma Calabrò – All’orizzonte si intravede l’ennesimo calvario per tutti i lavoratori che, reduci del fallimento Migliore, cercavano il riscatto con il nuovo imprenditore. Ma anche questa volta registriamo, con grande rammarico, che si preferisce deporre le armi avviando procedure di licenziamenti collettivi. Una situazione, di certo, da tempo complicata. Dall’affitto di ramo d’azienda del Polo Grande Migliore Trapani, si sono abbassate le saracinesche delle unità produttive di Migliore Casa – Migliore Giocattolo e Area Notte di Palermo alle quali vanno aggiunte le chiusure di via Aiace e Partinico. A dire della società neanche il ricorso alla CIGS è stato sufficiente per superare le criticità. Ma ciò che più rammarica in questa situazione è che i lavoratori hanno fatto di tutto per evitare il peggio. Anche di sopportare cronici ritardi nei pagamenti degli stipendi, portando avanti le loro famiglie con degli acconti riferiti comunque a mensilità non correnti. Purtroppo la storia si ripete. Al momento necessita attendere la convocazione dell’esame congiunto per entrare nel merito della questione. La Fisascat, però, anche questa volta è pronta a intraprendere ogni iniziativa ritenuta idonea a tutela dei lavoratori, dei loro diritti, del loro reddito”.

“La procedura Gieco rappresenta il fallimento di un progetto aziendale che inizialmente sembrava potesse essere una soluzione positiva per garantire una parte dei lavoratori Migliore”. commenta così Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia, commentando la comunicazione di licenziamento di 35 ex dipendenti di Grande Migliore.

“Si può ben comprendere – prosegue – la delusione dei lavoratori che in questi anni si sono sacrificati dovendo spesso elemosinare lo stipendio che è un loro sacrosanto diritto e nonostante tutto sono sempre stati presenti ed hanno svolto con diligenza il loro lavoro. Abbiamo chiesto l’esame congiunto e al tavolo sindacale esprimeremo la nostra posizione di  contrarietà alla procedura. Nel frattempo siamo ancora in attesa di conoscere l’esito del bando per la vendita del Grande Migliore ed anche in quest’ultimo caso la delusione dei lavoratori è tanta, come il senso di impotenza anche per la totale assenza di un interesse concreto da parte dell’amministrazione comunale ove si sono svolti numerosi incontri infruttuosi”.