“Questo è il momento della chiarezza interna al partito. Ripartiamo dalla sicilia con l’insediamento del commissario regionale e dei commissari provinciali per mettere in piedi, partendo dalla Sicilia, un progetto nazionale”.

Così Lorenzo Cesa chiude la porta in faccia ai siciliani confermando l’illegittimità degli organi eletti in Sicilia a cominciare dal segretario Adriano Frinchi e confermando, contemporaneamente, la nomine del commissario straordinario De Poli che oggi viene insediato personalmente dal segretario nazionale. Si conferma ufficialmente, dunque, la prima fase di una spaccatura anticipata ieri da BlogSicilia, che comincia dal chiaro e netto disconoscimento degli organi regionali e continua con un annuncio di sfratto a Crocetta e con una Udc che esce dalla maggioranza.

Un atto di guerra chiara teso a vedere chi, fra i deputati, sta col partito e chi, invece, con i ribelli visto che adesso si comincia a lavorare in vista di elezioni e candidature.

“L’obiettivo è quello di ri aggrerare i democratici cristiani qui in Sicilia ma anche in tutta Italia. Vogliamo essere un soggetto politico alternativo al governo Crocetta. Nei prossimi giorni insedieremo un coordinamento regionale e nelle singole province per ripartire. E’ il momento di discutere con chiarezza con i nostri deputati regionali. Dobbiamo parlare di uscire dal governo Crocetta perchè io risultati non sono attenti ai siciliani”

“Vogliamo riaggregare tuta questa area che va da Mpa a cantiere popolare, quindi serve una svolta chiara. L’Udc deve uscire dal governo se poi qualcuno vuole restare lo farà a titolo personale”.

Non è andato a buon fine, dunque, il tentativo di mediazione lanciato dai siciliani che speravano di evitare questa spaccatura netta e dunque arriva a stretto giro la bordata polemica della disconosciuta segreteria regionale e dunque dei siciliani (leggila qui)