Accusati di non avere i titoli, spesso sostituiti e sospesi dagli albi che erano stati predisposti proprio per evitare questo e adesso anche ‘appena sufficienti’ nella gestione di Asp e aziende ospedaliere siciliane.

Sono i direttori generali, ma anche gli amministrativi e sanitari che li affiancano, che si prendono cura delle aziende dell’isola. Diciassette in tutto i direttori generali dopo la riduzione e gli accorpamenti: nove aziende sanitarie provinciali e 8 aziende ospedaliere di grande dimensione.

Che abbiano o meno i titoli, che siano o meno capaci di gestire la sanità dovranno deciderlo una serie di valutazioni che non spettano certamente a noi ma che sono in corso a vari livelli.

Ieri, ad esempio, sono scaduti i termini per le valutazioni, le cosiddette pagelle, sulla base delle quali l’amministrazione deve decidere sull’operato dei suoi manager. Eppure, nonostante la scadenza, delle pagelle non v’è ancora traccia.

Nulla è stato trasmesso alla commissione sanità dell’Ars, nulla è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale, nulla notificato ufficialmente ai manager, nulla è stato ancora trasmesso alla giunta (almeno per vie ufficiali).

Eppure i ben informati sostengono che l’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari, abbia chiuso le valutazioni a un anno esatto dall’insediamento dei manager che furono nominati tutti insieme alla fine del 2014, e abbia definito il suo lavoro già a fine gennaio. Una cosa del tutto smentita dall’assessorato dove confermano informalmente solo che l’istruttoria è stata fatta per tempo.

“Anche noi abbiamo chiesto notizie – dice Giorgio Ciaccio componente della commissione sanità dell’Ars in quota 5 stelle – ma dall’area interdipartimentale 2 dell’assessorato che si occupa della vicenda la dirigente ha risposto appena ieri a un mio collaboratore che l’Agenas non le ha ancora trasmesse e aspettava le valutazioni in serata. Naturalmente abbiamo predisposto una richiesta di accesso agli atti per capirne di più”

Ma dagli stessi uffici precisano che il termine che scadeva ieri non è, comunque, un termine ‘perentorio’ ma ‘ordinatorio’, vale a dire che la scadenza non è stringente ma elastica e dunque tutto sta avvenendo nei tempi giusti e corretti e presto il percorso giungerà alla sua naturale conclusione.

Non resta, trascorsa la scadenza ‘ordinatoria’, che affidarsi alle indiscrezioni secondo le quali su 17 manager solo 5 potrebbero vantare un punteggio pieno per la riconferma oltre che per gli eventuali premi di produttività mentre sarebbero 12 quelli che hanno raggiunto una ‘risicata’ sufficienza nella valutazioni gestionali e dunque potrebbero essere messi sotto una ulteriore lente di ingrandimento da parte dell’Assessorato.

C’è, poi, da ritornare sulla vicenda, appena accennata, dei titoli dei manager. Dall’assessorato è stata avviata una ricognizione e anche qui dell’esito non si sa ancora nulla anche se un decreto di sospensione cautelare dall’albo è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale la scorsa settimana. I soliti ben informati parlano di carte trasmesse alla procura per gli approfondimenti del caso su richiesta degli stessi inquirenti. Questo giustificherebbe il silenzio sull’esito. La riservatezza è d’obbligo in caso di inchiesta giudiziaria.

Sulle pagelle, invece, restiamo in fiduciosa attesa di conoscere le valutazioni. E prima di noi anche la Commissione sanità.

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