Sembra si avvii alla conclusione l’emergenza incendi divampati ieri sulle colline tra Patti e Sant’Agata di Militello, nel Messinese, sul versante nord della Sicilia. I vigili del fuoco, che hanno lavorato tutta la notte, sono impegnati a spegnere gli ultimi focolai e a mettere in sicurezza la zona, in particolare un’area per la raccolta di rifiuti vicino Patti. Ingenti i danni ambientali e all’economia del Messinese. Ieri, in piena emergenza, era stata fatta sgomberare, tra l’altro una residenza per anziani di contrada Case Nuove Russo lambita dal rogo. Alimentato dal forte vento di scirocco, il fuoco si è facilmente sviluppato per la presenza di sterpaglie e piante secche alte. Molte le persone che si sono recate al pronto soccorso per intossicazione da fumo. Avvolto dalle fiamme l’agriturismo Porticella, dove sono morti diversi bovini. Vicino a un resort le fiamme hanno fatto esplodere un ‘bombolone’ del gas. Decine le abitazioni che sono state evacuate dalle forze dell’ordine.

Il presidente della Regione si limita a dare la colpa ai piromani e solidarizzare con la popolazione indignata per l’assoluto ritardo del sistema di prevenzione regionale. “Come non potere rimanere indignati, esterrefatti, sconvolti, di fronte all’enorme incendio appiccato a Patti – dice Crocetta – dove diverse attività produttive rischiano di chiudere e diversi cittadini di rimanere senza  abitazioni. Non esistono parole per descrivere tale orrore praticato coi metodi di sempre: approfittare del vento di scirocco, nel tentativo di far passare atti spesso dolosi, come autocombustioni. La Sicilia delle autocombustioni, quella che noi stiamo combattendo, quella che dobbiamo assolutamente continuare a combattere. Non possiamo accettare con rassegnazione gli incendi dei boschi o delle saracinesche che prendono fuoco: malanni pluriennali che diventano piaghe di un’isola ferita, di cittadini assediati. Continueremo ad essere in prima linea nell’isola più bella del mondo che continua ad essere violentata e offesa da pochi individui dediti alla criminalità. Non faremo mancare la nostra solidarietà ai cittadini di Patti, quelle attività vanno riavviate e quelle case vanno ricostruite”.

Si lavora ancora nel Ragusano per spegnere gli incendi che hanno coinvolto diversi centri della provincia, in particolare a Chiaramonte Gulfi, Comiso e nella città capoluogo. Nella tarda serata di ieri, vista l’emergenza, il prefetto ha attivato un’unità di crisi nella sala Protezione civile.

Le opere di spegnimento, informa una nota della Prefettura, sono ancora in corso, ed è stato chiesto l’attivazione del Coc a Chiaramonte Gulfi per il rogo divampato nella pineta e dove il Comune ha individuato strutture per ospitare i residenti di una casa di riposo e di un centro di accoglienza che sono stati fatti sgomberare perché lambiti dalle fiamme.

Non si registrano danni a persone, ma ingenti sono quelli alle strutture, Diversi capi di bestiame sono rimasti uccisi dai roghi. I vigili del fuoco sono ancora al lavoro e la situazione continua a essere seguita dall’Unità di crisi della prefettura.

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