Gianfranco Micciché martedì si confronterà ad Arcore con Silvio Berlusconi sulla situazione candidatura per le Regionali dopo il venerdì nero che ha sancito la rottura con Nello Musumeci e il proseguo del dialogo con Angelino Alfano. “I margini per costruire una coalizione di centrodestra in Sicilia ci sono sicuramente: da qui a dire che si farà… Bisogna capire quali sono i margini della trattativa: se ci lasciano lavorare tranquillamente i margini ci sono, è quasi obbligatorio fare la coalizione, confido si possa fare”, chiarisce il commissario regionale di Forza Italia.

Dopo lo strappo di due giorni con Musumeci fa annunciato dalla stesso Micciché e dopo le parole di apertura pronunciate ieri dal candidato di Diventerà Bellissima che ha provato a sbloccare il dialogo, il commissario di Fi in Sicilia risponde: “Sicurezze io non ne ho più, spero sia così”, ma alla domanda se abbia avuto modo di confrontarsi con Musumeci nelle ultime ore, Micciché replica: “Io non ho la preoccupazione dei paletti di Musumeci, ma dico che o si trovano le condizioni per vincere o divisi si perde, una cosa che sarebbe delinquenziale. Sarebbe una follia buttare al vento una opportunità come questa”.

Infine alla domanda su quale sia il metodo da seguire per costruire l’intesa, replica: “Prima la coalizione poi i nomi. Non vorrei sembrare tranchant ma altro metodo non c’è”.

Proprio Berlusconi aveva chiesto delucidazioni su quanto sta avvenendo in Sicilia. In Forza Italia c’è chi ha auspicato una ripresa del dialogo con Musumeci, chi si è limitato a predicare unità ed anche chi ha sostenuto che l’unica sintesi può essere proprio un candidato di Fi.

 

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