Il consiglio comunale ha deciso. Monreale aderirà alla procedura prevista dal decreto “Salva Napoli”, che dovrebbe consentirgli di tirarsi fuori dalla procedura di dissesto dichiarata dalla Corte dei Conti e di rielaborare, nell’arco di 45 giorni, un nuovo piano di riequilibrio.

L’approvazione della delibera è avvenuta ieri sera durante la seduta del consiglio comunale, dopo la sospensione del giorno precedente dovuta alla mancanza del numero legale, quando si era assistito ad un forte dibattito tra il sindaco Capizzi e i consiglieri di opposizione, alcuni dei quali avevano messo in discussione proprio il presupposto che il comune di Monreale fosse in regola con i requisiti richiesti per aderire al decreto di salvataggio.

In seconda seduta (sufficienti 10 consiglieri su 30 per la validità dei lavori), la proposta di delibera è passata con 15 voti favorevoli (20 i consiglieri presenti). Il sindaco ha incassato la fiducia di Alternativa Civica e di Cantiere Popolare, mentre il Partito Democratico si è astenuto, con la sola eccezione di Ignazio Davì che ha espresso voto favorevole.

Intanto a più di tre settimane dal ritiro della rappresentanza di governo del PD, la città normanna è senza una giunta operativa. Il sindaco Capizzi non è ancora riuscito ad allargare la maggioranza e ad assegnare le due poltrone rimaste vuote. Il sostegno registrato ieri pomeriggio in aula potrebbe però essere la cartina di tornasole di nuovi accordi appena stipulati.