Si è svolta oggi la prima consulta regionale per la disabilità. Alla riunione, nei locali dell’assessorato alla Famiglia in via Trinacria, a Palermo, si sono confrontati i dirigenti generali dei Dipartimenti regionali della Famiglia e del Lavoro, il Garante regionale per la Disabilità, il Coordinamento H per i diritti delle persone con disabilità nella Regione Siciliana, il Forum Terzo Settore, l’Anffas, i rappresentanti di Anci Sicilia, Università di Palermo, Catania e Messina.

All’ordine del giorno, la costituzione di un comitato tecnico, con finalità di analisi e di indirizzo, per la costituzione di un Osservatorio Regionale permanente per la Disabilità e il nuovo Piano triennale per le Persone con Disabilità della Regione Siciliana.

“Abbiamo oggi inaugurato un momento di incontro e di spazio flessibile per mettere a punto un metodo ed anche una ricognizione delle competenze. Partiamo da una esperienza di frammentazione e di disorganizzazione, ma sono convinta che una buona progettazione, con l’apporto dei vari livelli di intervento, potrà far venire fuori pure i dati del sommerso sulla disabilità e i bisogni reali, per capire chi deve fare che cosa, i possibili servizi che possono essere erogati e chi li deve erogare, la platea, ben definita nei numeri e nei gradi, cui erogarli. A mio parere, fino ad oggi è mancata una rete utile; anche i dati che abbiamo in mano non consentono un quadro chiaro. Il fine concreto della riunione di oggi è la creazione di un Osservatorio regionale permanente sulla disabilità per una programmazione efficace. La vera sfida è mettere a sistema tutte le risorse, questa prima riunione è una base di partenza. E’arrivato il tempo di parlarci!”, ha detto l’assessore regionale alla famiglia, alle politiche sociali e al lavoro Carmencita Mangano.
Alle successive riunioni della Consulta saranno invitati a partecipare, per singole tematiche, esperti del settore delle politiche sociali di volta in volta individuati tra tutte le categorie di disabili presenti sul territorio regionale, esperti scientifici nonché rappresentanti dell’amministrazione regionale competenti per le materie trattate.