Oggi, sabato 9 dicembre alle 15,30 il taglio del nastro darà il via alla prima edizione della Sagra del Buccellato a Monreale. Una due giorni che si propone di attirare visitatori nella città normanna per fare conoscere uno dei dolci della più antica tradizione siciliana.

Domenica si ricomincia alle 10,00. Un weekend da vivere tra gare, musiche, assaggi, e che si concluderà con un concorso che premierà la massaia che avrà fatto il buccellato più buono.

A partecipare all’iniziativa lanciata dall’associazione dei commercianti monrealesi (ACM) le mamme e le nonne dei bambini delle scuole elementari che hanno aderito. Ma saranno presenti anche gli studenti dell’istituto Agrario di San Cipirello e dell’Istituto Professionale per i Servizi di Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera “Pietro Piazza” di Palermo.

Il proposito degli organizzatori è quello di mettere insieme, ma con obiettivi diversi, nonne e mamme con i maestri panificatori, biscottai, pasticceri, oltre che gelatai e ristoratori. Per mostrare cosa questo territorio può offrire in termini di eccellenza.

La Sagra monrealese del “cucciddatu” si presenta come un contenitore con all’interno mondi diversi, dal folklore alla tecnologia e all’innovazione.

“Questa sagra rappresenta il punto di incontro tra cultura locale, ricerca scientifica e formazione/educazione superiore – spiega il Prof. Venturella, consulente per l’ACM per i progetti e rapporti con il territorio -. Nell’ambito della cultura locale noi abbiamo l’obbligo di ricucire e mantenere vivo nelle tradizioni locali il rapporto generazionale tra nonne, madri e figli. Tutto questo serve per esprimere e coltivare un concetto di identità locale. Oggi più di ieri molto importante. Compito della ricerca è quello di parlarci non solo delle novità ma anche dirci se quello che facciamo all’interno delle nostre tradizioni, lo facciamo bene”.

Ospite d’eccezione sarà il Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari e Forestali di UNIPA, con il Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agroalimentari, diretto dal Prof. Paolo Inglese con il Prof. Nicola Francesca.