“Assumere trecento agenti di polizia municipale part-time al Comune, per giunta a tempo determinato, significa creare un’altra sacca di precariato, in aggiunta ai quasi duecento vigili urbani già in servizio da otto anni e per poco più di 20 ore settimanali che andrebbero stabilizzati immediatamente portando il contratto a 36 ore, per migliorarne l’operatività.

Il rischio è che i turni a singhiozzo, in una città difficile come Palermo, possano creare inefficienze operative in termini di scarsi servizi ai cittadini”.

Così il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle commenta il piano per assumere 300 vigili urbani a tempo determinato presentato al sindaco da Gaspare Nicotri e Vincenzo Messina, rispettivamente assessore comunale al personale e capo della polizia municipale.

“Ben venga ogni iniziativa che crei occupazione – precisano gli esponenti Cinque stelle a Sala delle Lapidi – ma il sindaco Leoluca Orlando invece di gonfiarsi il petto con annunci trionfali in periodo elettorale pensi piuttosto a risolvere i problemi strutturali di un Corpo, quello di via Dogali, che così com’è organizzato sembra utilizzato quasi esclusivamente per fare cassa attraverso le multe agli automobilisti, invece di garantire la sicurezza dei cittadini”.

Secondo gli esponenti Cinque stelle a Palazzo delle Aquile la “polizia municipale andrebbe potenziata con investimenti seri, senza il risparmio a tutti costi a scapito dei cittadini. Sul fronte del contrasto agli abusi edilizi per esempio – evidenzia il M5S – il personale del nucleo preposto è stato dimezzato negli ultimi due anni: appena quattro agenti per vigilare su tutto il centro storico. Alla luce di simili storture – concludono i componenti del gruppo consiliare – provvedimenti come quello di assumere 300 vigili precari appaiono carichi di demagogia e poco efficaci per rendere veramente funzionale la polizia municipale”.