“Questo è il Partito di Pio La Torre, di Piersanti Mattarella, di Cesare Terranova, è il partito di Portella della Ginestra. E’ una eredità politica strepitosa completamente opacizzata da quello che avvenuto in questi anni e dalla incapacità della segreteria nazionale del Pd di capire l’intero Mezzogiorno. La nostra mozione è l’unica in grado non solo di ricostruire il centrosinistra ma anche l’unica che vive senza dichiarazioni di principio la questione meridionale e la questione nazionale. Utilizzare la Sicilia solo come serbatoio di voti per il Pd è una vergogna che non possiamo
accettare”.

E’ un attacco frontale a Renzi ed ai renziani quello di Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia, che sta girando l’Italia per presentare agli iscritti del Pd la sua mozione per la segreteria del partito. Attualmente Emiliano è sicuramente minoranza interna ma punta sui valori storici del Pci.

Parte, così, oggi da Palermo la sua visita che lo porterà per due giorni in giro per l’isola. Questa matina a Palermo per proseguire per Castellammare e Sant’Agata di Militello. Domenica alle 10 sarà  a Caltanissetta e poi proseguirà  per Canicattì e Piazza Armerina per chiudere a Catania.

In Sicilia “c’è una ‘roccaforte’ di tessere renziana. Poi voglio vedere cosa succederà il 30 di aprile – ha detto  -se l’orgoglio di questo meraviglioso popolo  si accontenterà di un dialogo tra l’ex presidente del Consiglio e il suo ministro della Giustizia come se nulla fosse accaduto in questo Paese o se davvero vorranno fare quello che i
siciliani hanno in testa. Io so che i siciliani vogliono fare la rivoluzione italiana: vogliono portare il loro dolore, la loro
energia, le loro idee per cambiare e riprendersi quello che la storia gli ha tolto”.

“La questione meridionale – ha aggiunto – e’ anche una questione nazionale e i siciliani lo sanno bene: non si risolve facendo un po’ di accordicchi di tessere che poi peraltro dobbiamo verificare se corrispondono a voti effettivi”.

Al tavolo con Emiliano c’è anche il senatore Beppe Lumia, ad organizzare il deoputato Pino Appendi. Nella mozione Emiliano c’è anche Giuseppe Antoci Presidente del Parco dei Nebrodi. Insomma i crocettiani ci sono tutti manca, ma solo fisicamente, proprio il governatore Crocetta che tende a restare fuori dalla contesa anche se ci riesce a malapena viste le presenze. Emiliano, comunque, lo ringrazia  “Sono molto felice del fatto che Crocetta  abbia deciso di rimanere neutrale – dice tirandogli la volata – e di non influenzare queste  primarie. Anche altri presidenti dovrebbero fare cosi'” dice da Presidente candidato.

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