Un approccio multidimensionale individualizzato per l’assistenza ai soggetti affetti dalla malattia di Parkinson. E’ il modello in fase di sviluppo adottato dall’ambulatorio Parkinson dell’Azienda Villa Sofia – Cervello, centro di riferimento regionale per questa malattia, coordinato dalla dottoressa Tania Avarello, ma è anche il tema principale del convegno su “Gestione clinico-riabilitativa del paziente con malattia di Parkinson” in programma domani sabato 16 aprile con inizio alle 9 presso l’aula magna Vignola dell’Ospedale Cervello.

Un evento organizzato dalla stessa dr.ssa Avarello, che vedrà la partecipazione di alcuni dei migliori specialisti italiani del settore. “Il malato parkinsoniano – spiega la dr.ssa Avarello – non è, come vorrebbe l’immaginario collettivo, la persona di terza età in pensione, ma in quest’ultimo decennio il malato di Parkinson è anche un giovane tra i 50 e 60 anni in piena attività lavorativa e sociale con tutte le problematiche che una diagnosi del genere può causare. Valutare il paziente a 360 gradi sotto tutti gli aspetti, sia motori che non, e avviarlo al trattamento individualizzato, logopedico, fisiatrico e neuroriabilitativo, porta a rallentare, se il metodo è applicato fin dalla sua comparsa, la progressione della malattia.

Tutto ciò porta a una riduzione delle spese sanitarie perché vengono ridotte nonché ritardate le complicanze derivate dalla lenta progressione della malattia, che sono quelle che assorbono risorse economiche. E’ possibile quindi ridurre i costi sanitari, riuscendo a migliorare l’assistenza globale del paziente e trovare un giusto equilibrio tra efficacia ed efficienza della cura”. Nel corso del convegno, che sarà aperto dal Direttore generale dell’Azienda Villa Sofia – Cervello, Gervasio Venuti, sarà quindi presentata la proposta, già presentata all’assessorato alla salute, per trasformare il centro regionale per la diagnosi e la terapia di Villa Sofia- Cervello (ospitato al Cto) in centro per la diagnosi e la terapia medico-riabilitativa motoria e cognitiva della malattia di Parkinson con gestione integrata ospedale-territorio, ampliando dunque le competenze della struttura che già da diversi anni si muove nell’ottica dell’integrazione ospedale-territorio e dove sono seguiti circa 700 pazienti.

Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa progressiva che coinvolge in larga parte soggetti anziani e che pregiudica funzioni come il controllo dei movimenti e dell’equilibrio, oltre a sfociare in tutta una serie di disturbi vegetativi e cognitivi.