Il teatro stabile di Catania esce dalla fase di Commissariamento. Da due giorni l’Ente ha il nuovo Consiglio di Amministrazione. Una scelta salutata con favore dalla Uil e da molti lavoratori oltre che da numerose forze sulla scena politica catanese. Ma c’è chi mostra preoccupazione per queste nomine fatte in pieno semestre bianco a distanza di una settantina di giorni dalle elezioni regionali.

La legge regionale numero 43 del 2 agosto 2012, infatti, vieta in maniera chiara le nomine fiduciarie anche negli Enti di qualsiasi natura sottoposti a controllo e vigilanza della regione da parte del presidente, della giunta o dei singoli assessori. La scelta, dunque, sarebbe a rischio nullità. E se così fosse nulli sarebbero anche tutti gli atti che ne deriveranno.

Un rischio forte e preoccupante, una voce insistente che si aggira per i corridoi della Regione e fra le istituzionai culturali dell’isola.

“Solo sciocchezze – dice l’assessore regionale al Turismo Anthony Barbagallo – il Comune  e la Città Metropolitana di Catania sono perfettamente in regola e ben lontani dalle elezioni dunque possono fare le nomine che ritengono. per quanto riguarda le due figure nominate dalla Regione abbiamos cvelto appositamente funzionari interni all’amministrazione e questo ci mette al riparo da qualsiasi rischipo nullità”.

Questa la tesi dell’assessore che si spinge ben oltre “Adesso che siamo usciti dalla fase commissariale bisogna spingere in vanati lo stabile. Alla prima riunione utile del CdA si procederà alla nomina del direttore artistico”.