Gianfranco Miccichè non scioglie la riserva sul quinto nome azzurro per la giunta Musumeci, ma cede un posto per far spazio e tentare di placare le tensioni  con il Movimento per l’Autonomia o con la Lega. Ai guai dentro casa propria ci penserà da solo e garantisce, a sua volta, spazio alle correnti azzurre dopo che sarà stato eletto presidente dell’Ars.

E’ la sintesi di due due giorni di trattative costituite da un lungo pranzo con ancor più lungo dopo pranzo a Scillato e una serie di consultazioni bilaterali informali nella giornata di domenica.

Ma nonostante ciò la quadratura del cerchio anccora non c’è perchè di posto ne è stato trovato uno ma per accontentare tutti ne servirebbero almeno due,(o forse tre). Pronta alla battaglia c’è la Lega che è rimasta fuori e chiede il rispetto dei patti tanto a Fratelli d’Italia quanto a Musuemci anche se è proprio alla Meloni che si rivolgono per primi gli alleati. E la formazione non sembra intenzionata a fidarsi. Le viene chiesto, infatti, di aspettare fino alle politiche quando Sgarbi andrà comunque via dalla giunta e lascerà libero proprio il posto per loro. Ma il passaggio non è così diretto visto che anche il posto in giunta di sgarbi non è che sia così certo e l’incarico al critico d’arte potrebbe essere un altro.

Per dirimere tutte le contese oggi la maggioranza tornerà ad incontrarsi e stavolta sembra che lo farà in una sede istituzionale, Palazzo d’Orleans, anche se non ci sono conferme di natura ufficiale.

Bisogna chiudere l’accordo se si vuole procedere ai decreti e alla presentazione della giunta che nelle intenzioni di Musumeci deve avvenire entro la fine del mese e dunque entro giovedì senza attendere l’insediamento dell’Ars che arriverà a metà dicembre.

Le caselle fin qui occupate sono cinque per Forza Italia che si caricherebbe Gaetano Armao (vice presidente e assessore all’Economia) come richiesto dagli alleati per poi indicare Marco Falcone per le Infrastrutture, Bernadette Grasso per la Funzione Pubblica e le Autonomie Locali e il tecnico Paolo Inglese per le Risorse Agricole e Alimentari ma quest’ultimo nome questa mattina era dato non solo in discesa. Forza Italia non può permettersi ikl lusso di ricorrere ai tecnici con la ‘penuria di posti’ che si registra. un no, dunque, per Inglese. Il quarto nome, per evitare guai con D’Alì, potrebbe essere quello di Giuseppe Guaiana ma Miccichè non lo ha fatto formalmente a Musumeci e aspetta la propria elezione per garantirsi i voti prima di indicarlo. Una partita tutta interna a Forza Italia che però ha influenza sulla composizione della giunta e sugli equilibri nella maggioranza. A contendere il posto a Guaiana, infatti, ci sarebbe il siracusano Edy Bandiera. Miccichè punterebbe anche su un quinto nome ma agli azzurri viene chiesto di fare posto a Sgarbi per i beni Culturali.

In casa Udc gli assessori sono due e uno è certamente Mimmo Turano. Il secondo posto potrebbe andare a Margherita La Rocca Ruvolo o a Ester Bonafede ma nessuna delle due sembra essere ‘blindata’ nelle idee di Musumeci. A qualcuno è venuto in mente di chiedere spazio proprio a loro ma l’Udc risponde facendo notare che altre formazioni con consensi simili di assessori ne hanno due.

Gli altri centristi, quelli di Cantiere Popolare, sanno di aver già piazzato Totò Cordaro al Territorio e Ambiente e Roberto Lagalla a Istruzione e Formazione professionale. Musumeci mette Ruggero Razza alla sanità e l’incarico dovrebbe essere ‘contato’ in quota Diventerà Bellissima mentre Fratelli d’Italia piazza Sandro Pappalardo a Energia e Rifiuti.

Resta un solo posto in giunta, quello mollato da Forza Italia (che comunque minaccia di rivendicarlo nuovamente se le cose non dovessero andare come Miccichè spera all’Ars) e a contenderselo sono il Movimento per l’Autonomia che indica Mariella Ippolito o Roberto Di Mauro (ma Musumeci non vorrebbe ex assessori di ritorno a parte gli accordi pre elettorali presi quando si è ricompattato il centrodestra quindi la Ippolito potrebbe aver maggiori possibilità) e la Lega che non ha ancora indicato il proprio nome ma rivendica il rispetto degli accordi pre elettorali e vuole un posto in giunta che non può neanche essere quello di Sgarbi visto che nelle ultime stesure anche il nome di Sgarbi appare e scompare di continuo e al momento non c’è a meno che Forza Italia non si fermi a quattro. ma Musumeci ha detto chiaramente sì e quindi come si chiudono i conti? E anche se Forza Italia si fermasse a quattro Armao compreso, con Sgarbi dentro mancherebbe sempre spazio in giunta per accontentare tutti.

Insomma alla fine ci sono almeno 14 pretendenti per 12 posti. E questa è l’ipotesi più favorevole. A Musumeci tocca, oggi, un grande lavoro di mediazione

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