Corsi di informatica, di lingue, stage nelle imprese e preparazione ai test d’ingresso all’Università. Parte la seconda edizione del progetto dell’Aslti, l’ associazione per la lotta alle leucemie e ai tumori dell’infanzia che ha sede all’Ospedale Civico.

“Il futuro che vorrei” – così è denominato – è un piano per l’offerta di percorsi formativi per il reinserimento sociale e professionale di adolescenti guariti dal tumore, attraverso la costituzione di una rete tra l’ospedale e le risorse pubbliche e private del territorio.

A Palermo saranno avviati in una prima fase i corsi di informatica e di accesso all’Università rivolti a una decina di ragazzi tra i 16 e i 24 anni, grazie al ricavato di una serata di solidarietà svoltasi l’8 maggio al Teatro Santa Cecilia, in memoria di Costanza Orobello. I genitori della giovane, stamattina, hanno consegnato le certificazioni Eipass a coloro che hanno seguito i corsi nel 2015.

L’obiettivo della formazione, con accreditamento e riconoscimento del titolo, è di incrementare le conoscenze e le competenze dei ragazzi spendibili poi nel mercato del lavoro.

“Puntiamo per il secondo anno consecutivo su questo progetto – sottolinea Giuseppe Lentini, presidente dell’Aslti – i risultati della prima edizione sono incoraggianti.

E’ un modo concreto per offrire un aiuto diretto che vada oltre le corsie degli ospedali”. L’iniziativa è sostenuta dai medici dell’unità operativa di Oncoematologia pediatrica dell’Azienda Ospedaliera Civico, in collaborazione con Ilde Vulpetti, direttrice dell’area operativa dell’Aslti.
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