Hanno incrociato le braccia questa mattina gli operai della Reset, la partecipata del Comune di Palermo, che tra l’altro si occupano della tumulazione delle salme al cimitero dei Rotoli.

“Gli operai ci hanno detto che sono in stato d’agitazione perché l’amministrazione comunale non ha rispettato gli impegni presi e avrebbe deciso di tagliare le ore di lavoro – racconta un parente di un defunto che non può essere seppellito – Fino a quando non avranno garanzie dall’amministrazione non intendono lavorare”. Così questa mattina al cimitero dei Rotoli i parenti dei defunti sono in attesa per sapere se la trattativa si sblocca già oggi. In questi giorni i sindacati si sono incontrati con i vertici dell’azienda e l’amministrazione.

“Nel corso dell’ultimo incontro che si è svolto ieri i sindacati hanno chiesto l’intervento del sindaco considerati gli ammanchi nel bilancio della società di circa 3 milioni di euro per chiudere l’anno 2017 – dicono i segretari Giuseppe Badagliacca della Fiadel e Gianluca Colombino della Cisal – L’amministratore di Reset ha comunica che nel corso dell’anno 2017 la società ha effettuato dei lavori straordinari fuori progetto, in quanto ritenuti interventi di estrema urgenza, come la caduta dei calcinacci nella scuola Ragusa Moleti di Palermo, che Reset ha prontamente eseguito con le proprie manovalanze.

A oggi si registrano una totale assenza dell’amministrazione comunale, e l’amministratore della Reset che prudenzialmente e con spirito strettamente manageriale, per chiudere in pareggio il bilancio chiede ai sindacati l’ennesimo sacrificio che si concretizza nel far fruire obbligatoriamente a tutti i lavoratori permessi, festività soppresse e il totale blocco dello straordinario”.

“Con questa manovra la Reset non avendo ricevuto i pagamenti da parte del comune di Palermo per i lavori eseguiti, di fatto li fa pagare ai lavoratori – aggiungono i sindacalisti – In oltre si evidenzia il mandato rispetto degli accordi che vedevano negli anni 2017 e 2018 un aumento del finanziamento dei capitoli. Tutto ciò se i lavoratori fruiscono di permessi e festività di fatto l’azienda andrà in sofferenza di manodopera con aggravio dei servizi resi”.