Scatti improponibili quelli dell’ENPA di Carini che ha documentato l’orrore di una cagnetta recuperata con l’intestino fuoriuscito.
Uno scempio che non può non suscitare sdegno. Anche quel cane, come tanti randagi presenti nelle strade siciliane, era noto. Un abbandono, a quanto sembra, non recente. Poi la probabile lite con altri randagi e la morte appena evitata. La segnalazione, riferisce l’ENPA di Carini, sarebbe stata fatta pervenire ad una pattuglia della Polizia Municipale, in quel momento impegnata. Dei ragazzi, infatti, avevavo notata la cagnetta con un “gomitolo” rosso sotto la pancia. I volontari della Protezione Animali, si sono così recati in via Morello, tra la Strada Statale 113 e lo stesso paese, non molto distante dal luogo dove appena pochi giorni addietro l’ENPA ha recuperato un Pit bull ridotto in fin di vita.
La cagnolina è stata subito sottoposta ad intervento chirurgico e le sue condizioni sono ora stazionare. Se, come si spera, si riuscirà a portarla in salvo, verrà anch’essa avviata per l’adozione. Il cane non aveva microchip; dunque un abbandono, probabilmente vecchio, o un cane padronale vagante. Sul suo corpo i numerosi segni di morsicature. Quello di attaccare le parti molli, è un’abitudine tipica in caso di scontri tra cani. Orecchie ed il ventre sono le aree del corpo più vulnerabili. Non a caso, nei comportamenti messi in atto dai lupi (da cui tutti i cani derivano) per lo stabilirsi della gerarchia, è tipico, da parte del sottomesso, esporre il ventre. In questa maniera viene manifestata la sottomissione al dominante. Se, però, nei lupi esistono comportamenti certi che evitano lo scontro cruento, nei cani, specie non costituiti in branchi, tali regole sono molto più relative. A farne le spese potrebbe essere stata proprio la cagnetta di Carini per la quale i volontari chiedono ora un aiuto per il sostentamento delle spese di degenza e per l’acquisto dei farmaci.
Quello che dispiace, commenta l’ENPA di Carini, è la lentezza dei soccorsi. Quella cagnetta era una randagio, tra i tanti, che andava aiutato subito dopo l’abbandono.
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