Piano triennale assunzioni, rideterminazione qualitativa e quantitativa della dotazione organica. Sono questi temi caldi sollevati dai sindacati all’azienda Villa Sofia- Cervello su cui, denunciano le organizzazioni sindacali, finora nessuna risposta è arrivata. Soltanto un rinvio dietro l’altro degli incontro. Da qui la parola “basta” e la proclamazione dello stato di agitazione di tutto il personale il prossimo 21 febbraio.

Cisl, Fials e Nursing Up ritengono che “la Direzione Strategica degli Ospedali Riuniti Villa Sofia – Cervello abbia ormai colmato la misura poiché i Lavoratori sono stanchi di essere amministrati – disamministrati, convocati – non convocati, promossi – retrocessi, assunti – licenziati, gratificati – non gratificati determinando un balletto del granchio ormai non più sostenibile da Lavoratori che ogni giorno si recano sul loro posto di lavoro per adempiere un compito costituzionale di servizio alla gente bisognosa di cure ed assistenza”.

“La Direzione Generale ormai da tempo ha deciso di promuovere a regola di base il rinvio di ogni e qualsiasi incontro con le OO.SS. e la RSU, negli ultimi mesi ne sono stati rinviati a iosa, permettendo con ciò che tutti i regolamenti approvati in Azienda con regolari atti deliberativi sono rimasti privi di contenuto in quanto non applicati (vedasi orario di lavoro, sistema premiante, consiglio dei sanitari, dipartimenti sanitari, etc.) – scrivono -. L’Amministrazione Azienda Ospedali Riuniti Villa Sofia – V. Cervello probabilmente, in considerazione della scadenza naturale dell’incarico assegnato al Direttore Generale che scadrà a Giugno di quest’anno, evita, dilazionando nel tempo, tutti i confronti e gli incontri con le OO.SS. e la RSU nel tentativo maldestro di chi, per calcolo tra rischi ed atteggiamenti pilateschi preferisce non assumere alcuna responsabilità?”

“La situazione ormai è divenuta insostenibile – sottolineano -, poiché i Lavoratori dopo 8 anni di mancato rinnovo contrattuale, dopo un’Amministrazione insipiente ed incapace di produrre atti positivi a favore del personale che si riduce sempre più nel numero”.