Il tema del tributo legato al servizio di raccolta dei rifiuti è da sempre, sia per il Comune che per le strutture ricettive, oggetto di controversie che con un po’ di buon senso si sarebbero potute evitare con estremi vantaggi reciproci.

Per Confcommercio Palermo e Federalberghi Palermo, lo scenario che oggi presenta il sistema ricettivo palermitano, non più costituito solamente da strutture alberghiere, la crescita della stessa città protesa a riconoscersi come una delle destinazioni turistiche di maggiore appeal, impone l’adeguamento dei vari regolamenti alle nuove prospettive che vedono soprattutto nel turismo e nelle politiche di sostegno al comparto, anche il futuro economico della nostra città.

“Una città ricca di storia, ma ancora con un tessuto economico produttivo molto povero rispetto ad altre destinazioni – afferma il vice presidente di Confcommercio Palermo e presidente di Federalberghi Nicola Farruggio – non in grado di sopportare il peso di tributi spesso fuori dalle logiche produttive. La nostra associazione, alla quale aderiscono oggi anche numerose strutture del segmento extra-alberghiero – aggiunge Farruggio – auspica che l’amministrazione comunale sia sensibile e al contempo virtuosa ad esitare un nuovo regolamento, in cui ogni attività turistico-ricettiva possa riconoscersi nella propria categoria con aliquote pagabili e che non penalizzano oltremodo il loro sviluppo. Non si vogliono fare più ricorsi, né di conseguenza si vuole diventare morosi. Il settore ricettivo – continua Farruggio – deve essere meglio identificato e supportato a partire dai regolamenti dei tributi locali nella logica della collaborazione volta alla crescita”.

La criticità dell’odierno regolamento Tari di Palermo è quella di non contemplare alcun segmento extra-alberghiero, così come già avvenuto viceversa e correttamente per l’imposta di soggiorno; di conseguenza, le strutture extra-alberghiere si trovano (anche loro) a sostenere numerosi ricorsi, essendo impropriamente tassate, a volte come alberghi, altre con l’aliquota per la civile abitazione”.

Pertanto, sarebbe opportuno – prosegue Il presidente di Federalberghi – intervenire con norme precise sulle varie tipologie di ricettività, affinché ognuno possa riconoscersi in un regolamento chiaro e senza equivoci. Questa operazione consentirà, da un lato, al Comune di aumentare il numero dei contribuenti e di recuperare base imponibile, dall’altro, di abbassare la pressione fiscale per le strutture ricettive tutte, a fronte della fornitura di un miglior servizio che tutti noi ci auguriamo”.

La proposta di Confcommercio Palermo e Federalberghi Palermo è di spalmare le tariffe ad oggi in vigore nelle categorie “albergo con e senza ristorante”, sulle seguenti quattro categorie: albergo con ristorante; albergo senza ristorante; strutture extra-alberghiere; appartamenti ad uso turistico. “Anche in questo modo – conclude Farruggio – potremo contribuire in modo significativo a far diventare Palermo quella vera destinazione turistica che merita di essere”.

(nella foto al centro nicola farruggio con l’assessore regionale al territorio toto cordaro e il vicesindaco di palermo e assessore attività produttive sergio marino)