Se prima la curiosità era legittima, si sta parlando del cambio al vertice di una società di Serie A, dopo l’ondata di gossip scaturita dal passato del protagonista, la voglia matta di esserci è divenuta febbrile.

Così la conferenza stampa di presentazione del neo presidente del Palermo, Paul Baccaglini, è divenuta un happening, uno show ancor prima dell’evento stesso. A partecipare, e c’era da aspettarselo, anche gli ex colleghi del nuovo numero uno di Via del Fante: gli inviati della trasmissione Le Iene che a loro modo hanno fatto irruzione nella sala stampa del Barbera.

Baccaglini si è presentato in giacca e cravatta, accanto all’oramai ex presidente Maurizio Zamparini, che ha ringraziato la città ‘per questa meravigliosa esperienza’: “Lascio Palermo in buone mani. Sono contento”.

L’imprenditore friulano ha ricordato come ha conosciuto Baccaglini ed ha ribadito di avere ormai più di settanta anni: 2Sono felice di mettere la mia esperienza di 30 anni calcio nelle mani di Paul – ha detto – sarò solo un consulente e non avrò incarichi in società”.

Zamparini ha sottolineato che “in questi anni il Palermo è stato un esempio di gestione ed in questo i palermitani mi hanno aiutato”. Secondo l’ex patron rosanero “Baccaglini ha l’entusiasmo giusto per l’età che ha”.

Le prime parole di Paul Baccaglini: “La gente di Palermo è uno dei motivi principali per cui sono arrivato. Gente incredibile, bellissima. Sono mesi che lavoriamo a questa operazione che si articola su moltissimi aspetti. Ma ci sono anche le infrastrutture, i posti di lavori, insomma il percorso delineato da Zamparini”.

Batte un cuore ed è quello che si è formato dietro il gruppo Zamparini“, ha ripetuto il neo presidente ricordando il percorso che lo ha portato a Palermo cioè l’ammiccamento di qualche mese fa con la cordata guidata da Frank Cascio che poi si è defilato.

“Zamparini – ha detto – è uno dei pochi in Italia ad avere dato fiducia in un giovane, forse in certi ambienti tutto ciò manca perchè non c’è il coraggio di essere di lasciare il testimone. L’Italia è deve e deve essere un Paese per giovani. Io ne sono un esempio, ma nella Sylincon Valley sono già vecchio: l’età media è 26 anni. Zamparini così ha scosso l’Italia”.

Baccaglini ha ammesso : “Certo oggi siamo al Day One, ma il nostro progetto passa per tappe e nel corso del tempo vedrete che si è fidato della persona giusta. Ma la fiducia, l’amore ed il rispetto vengono guadagnate e sono qui mettendoci la faccia per questa città meravigliosa”.

Giovedì l’incontro con il sindaco Orlando per parlare di stadio ed il centro sportivo.

“Non ci saranno cambi d’allenatore – ha detto ancora – ma saremo questi fino alla fine del campionato. Il calendario è difficile ma non è proibitivo. Serve una mentalità vincente che speriamo contagi anche l’amministrazione comunale per il nuovo stadio. Da soli non si vince mai. Lo deve volere la città, i giocatori, abbiamo il destino nelle nostre mani”.

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