Proroga a due anni della durata del permesso di soggiorno in attesa di occupazione, richiesta di sanatoria delle posizioni dei migranti che hanno già perso il permesso di soggiorno, la lotta al lavoro nero e al grave sfruttamento che ne scaturisce e dunque politiche attive del lavoro per una maggiore inclusione sociale.

Ecco le richieste che Cgil, Cisl, Uil ribadiranno in tutto il territorio nazionale con sit-in davanti le Prefetture delle città, il prossimo martedì (28 giugno).

Una delegazione di rappresentanti sindacali chiederà martedì dalle 10 alle 12, in via Cavour a Palermo, un incontro al Prefetto.

“Molto spesso chi ha chiesto il rinnovo del permesso di soggiorno per attesa occupazione, non riesce a trovare un nuovo lavoro nel lasso di tempo di un anno – spiegano i segretari Cgil, Cisl, Uil Palermo, Enzo Campo, Daniela De Luca e Gianni Borrelli –, e ancor più spesso molti di loro vengono sfruttati in nero, senza quindi possibilità di richiedere il rinnovo. Intanto cresce la disoccupazione fra gli stranieri, nel Mezzogiorno il tasso supera il 15%. E’ necessario, dunque, prorogare a due anni il permesso e che le istituzioni si impegnino a sostenere i sindacati in questa battaglia contro il rischio di clandestinità e lavoro sommerso, un tunnel da cui è difficilissimo uscire e in cui vengono cancellati i diritti fondamentali, civili e del lavoro. Chiediamo quindi una maggiore collaborazione su tutti questi fronti. Scenderemo in piazza – aggiungono – per chiedere vere politiche dell’accoglienza al governo nazionale. Con la legge 92/2012, la durata del permesso per attesa occupazione è stata portata da sei mesi a un anno (minimo). Da tempo Cgil, Cisl, Uil chiedono all’esecutivo di estendere la durata del permesso per attesa occupazione a due anni, vincolando il provvedimento alla messa in atto di concrete politiche attive del lavoro che sono necessarie dato che la crisi ha eroso milioni di posti di lavoro”, concludono Campo, De Luca e Borrelli.