Il rischio speculazioni immobiliari è fortissimo, si corra ai ripari prima della pubblicazione del bando. Il M5S all’Ars lancia l’allarme sulle disposizioni attuative del piano di sviluppo rurale Sicilia (Psr) 2014- 2020. E all’assessore Cracolici chiede specifici correttivi da inserire nel bando in via di pubblicazione.

Nel mirino dei deputati 5stelle è finita la sottomisura 7.5, che prevede il “sostegno a investimenti di fruizione pubblica in infrastrutture ricreative, informazioni turistiche e infrastrutture turistiche su piccola scala”, con finanziamenti a fondo perduto fino a 200 mila euro.

“Il pericolo – dice la deputata Angela Foti – è che i privati, che possono partecipare con associazioni senza scopo di lucro, una volta tenuto in piedi l’investimento per 5 anni dal saldo definitivo possano riconvertire gli immobili realizzati persino in villette, costruite con soldi pubblici”.

Per scongiurare questa eventualità il M5S invita pertanto l’assessore Cracolici a rivedere le disposizioni e a modificare i soggetti indicati come beneficiari della sottomisura, escludendo da questa platea gli enti di diritto privato, o, in caso contrario, a prevedere che gli enti di diritto privato debbano dimostrare l’attività pregressa nei cinque anni precedenti la pubblicazione della sottomisura 7.5. Il Movimento chiede inoltre l’inclusione tra i beneficiari degli enti e dei soggetti gestori di parchi e riserve naturali regionali.

Non solo, all’assessorato all’Agricoltura, la parlamentare chiede anche di escludere dagli interventi ammissibili dalla sottomisura 7.5 la realizzazione di nuovi immobili, promuovendo invece il recupero di immobili esistenti per scongiurare un ulteriore consumo di suolo.

Il Movimento chiede inoltre che per la vecchia programmazione (misura 313 del Psr 2007-13) sia verificato che i soggetti ammessi a finanziamento stiano portando avanti le attività per le quali hanno ricevuto fino a mezzo milione di euro a fondo perduto. Per la vecchia misura l’obbligo di mantenimento in vita degli investimenti era addirittura più breve, visto che i 5 anni obbligatori scattavano a partire dal decreto di concessione del finanziamento.

Da correggere, sempre nell’ambito del Psr 2014-20, secondo il M5S, è anche la sottomisura 7.2, che attualmente non prevede tra gli investimenti ammissibili quelli per la realizzazione delle tanto attese aree mercatali attrezzate.

“Un’assurdità – commenta la Foti – visto il sempre più diffuso emergere di mercati del contadino o di mercati a chilometro zero che possono rappresentare un’opportunità di rilancio per quegli operatori del settore agroalimentare che altrimenti sarebbero esclusivamente destinati al nomadismo per far incontrare la propria offerta con la sempre più crescente domanda di prodotti locali”.

”Ancora una volta – conclude la Foti – le preziose risorse del Psr non vengono spese per il bene del settore agro-alimentare per le quali sono destinate. L’agricoltura rappresenta una delle voci principali della nostra economia ed è fondamentale che vengano utilizzate per sosterne lo sviluppo e la crescita. Purtroppo questo governo l’assessore Cracolici, come i suoi predecessori, ha dimostrato di essere lontano anni luce dal dramma che attanaglia i piccoli produttori e per questo di essere inadeguato al suo ruolo”.

E in serata arriva la freplica dell’asssessore Cracolici: “ Tentano di  creare mostri per ergersi a giustizieri, perché per loro è più facile attaccarci tentando di bloccare tutto. Il Psr come il Feamp sono stati resi operativi e stanno generando una grande risposta del mondo agricolo e agroalimentare.”

“Le disposizioni pubblicate sono state già sottoposte alla registrazione della Corte dei conti, ogni rinvio allungherebbe le procedure. Ad ogni modo  valuteremo ulteriormente  questi possibili rischi di cui parlano i grillini e prenderemo provvedimenti se saranno necessari. Tuttavia  ho il sospetto l’onorevole  Foti preferirebbe che non venisse speso un euro del Psr: la informo che in un anno  abbiamo già messo a bando circa un miliardo di euro”.