“Francesco Scoma non potrà ufficializzare la sua candidatura a sindaco di Palermo la prossima settimana. Non perché Forza Italia abbia cambiato idea. Noi, come partito in Sicilia, proponiamo Scoma ma deve essere fatto un percorso di alleanze intorno a questo nome. Se ci portano un candidato migliore siamo pronti ad ascoltare nell’ambito di un sistema di alleanze che si fanno e che crescono. Saverio Romano, ad esempio, sarebbe un ottimo candidato anche se io preferisco Scoma perché è del mio partito. Ma Romano è comunque naturalmente a casa sua, nel Centrodestra. In ogni caso non si può ufficializzare alcuna candidatura. esiste solo una proposta di Forza Italia lanciata nell’agone per aprire un dibattito”.

Gianfranco Miccichè sembra lanciare la pietra e ritirare la mano. Lo fa nel salotto di ‘Casa Minutella’ trasmissione televisiva, intervistato dai giornalisti di Blog Sicilia e de La Repubblica ospiti del conduttore Massimo Minutella.

E fra un ricordo del 61 a 0 e una ‘bacchettata’ ai giornalisti con i quali ha sempre avuto dispute negli anni nei vari ruoli e in base alle varie testate, Miccichè si apre come farebbe proprio in un salotto, dando anche qualche notizia che negli ambienti politici girava da tempo ma che lui non aveva mai confermato ne smentito di sua bocca.

Ed è proprio dalla sua bocca che esce, per la prima volta in ‘viva voce’, il nome del possibile candidato alla Presidenza della Regione per Forza Italia nel 2017. “C’è la disponibilità di Salvo Pogliese – dice Micciché – una disponibilità che ho raccolto personalmente e che per me rappresenta certamente una soluzione gradita”.

Che Micciché volesse puntare su Pogliese lo si dice da tempo così come si era detto e scritto che la manifestazione con Berlusconi a Palermo dello scorso 19 marzo fosse un tentativo di far sbilanciare proprio Berlusconi e proprio su Pogliese. Se fosse arrivata l’investitura ufficiale i giochi sarebbero stati fatti. Ma l’ex cavaliere fu prudente già dall’intervista rilasciata a BlogSicilia qualche ora prima di arrivare a Palermo.

“Ma non fatemi dire cose che non sono – aggiunge rispondendo a domanda diretta – non c’è solo Pogliese. Un’ottima candidatura per la Sicilia sarebbe quella di Stefania Prestigiacomo. Ma tutto dipenderà dalla capacità che avremo di tornare ad essere attrattivi e rimettere insieme il Centrodestra in Sicilia. E io sono convinto che si possa fare anche con Ncd e Udc”.

Miccichè punta, dunque, tutto, sui grandi ritorni. Personaggi (o personalità) che sono stati protagonisti di un ventennio e che potrebbero tornare. I detrattori parlano, naturalmente, di nostalgia. “Anche questo non è vero. Tutti i deputati regionali di Forza Italia sono alla prima legislatura. Abbiamo una platea di trentenni impegnati che rappresentano il futuro di Forza Italia”.

E alla fine fa anche i conti in tasca alla coalizione che verrà “Io credo che ci siano i margini per ricostruire il Centrodestra e se questo accadesse tornerebbe ad essere vittorioso. il rinato centrodestra sarebbe lo schiacciasassi che era. Al Nord l’alleanza con Salvini è significativa. Qui la quota elettorale che Salvini garantisce nel resto del Paese dovrebbe essere garantita da Ncd e Udc. Io parlo con tutti e gli incontri che abbiamo fatto sono stati sempre sereni e rilassati. C’è apertura e disponibilità. Vedremo. Io sono convinto che se riusciamo a ricostruire il centrodestra anche il 40% stabilito dalla nuova legge elettorale è alla nostra portata se Berlusconi scende in campo. Credo che lui da solo forse valga ancora un 5-6% almeno. E poi vedrete che il Pd, attualmente molto attrattivo, perderà smalto e attrattività pian piano”.

Tutta fantapolitica, naturalmente. E solo così Micciché poteva aprirsi. Ma che ci sia una quota di fantasia è certo e lo dimostra il fatto che si arrivi a ipotizzare (per Palermo) che ci sia da scegliere fra Leoluca Orlando e Fabrizio Ferrandelli “In quel caso voterei o candiderei certamente Ferrandelli – dice – perché è uno bravo. Ma il Pd demolisce quelli bravi che ha. Non li manda avanti”.

Fra il serio e il faceto di indicazioni credibili ce ne sono tante. La partita è aperta.

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