La Sicilia del caos elettorale (a Palermo sono stati costretti a ristampare nella notte 200mila schede a causa di una errata perimetrazione dei seggi tra i due collegi del capoluogo) si conferma come la regione con la più bassa affluenza al voto in tutta Italia.

I dati di affluenza definitiva dicono che nell’isola ha votato il 62,76% degli aventi diritto, dieci punti in meno della media nazionale e circa due punti in meno rispetto alle precedenti Politiche. Difficile dire se la bassa affluenza sia stata determinata anche dai ritardi nell’apertura di alcuni seggi a Palermo dovuti alla distribuzione delle nuove schede anche perchè Palermo vanta una affluenza leggermente inferiore alla media regionale pari al 61,46%.

Nell’isola è ormai certo lo scontro tra il centrodestra e il M5s Stelle, come avvenuto il 5 novembre scorso in occasione delle elezioni regionali ma con risultato più che invertito. In quell’occasione lo storico esponente della destra Nello Musumeci riuscì a prevalere con quasi il 40% di consensi sul grillino Giancarlo Cancelleri, che ottene oltre il 34% di consensi, mentre il candidato del centrosinistra Micari si fermò al 18%. Oggi si conferma ild atog enerale del d ma il M5s sfiora e volta sfonda il tetto del 50% vincendo ovunque

Quattro mesi dopo non c’è più il ballottaggio tra il centrodestra e i Cinque Stelle che aveva previsto lo stesso candidato premier Luigi Di Maio in occasione del comizio conclusivo del suo tour elettorale a Palermo. La vittoria 5 stelle è chiara soprattutto negli uninominali. Seggi che alla fine potrebbero rivelarsi decisivi anche rispetto agli equilibri e alla creazione di una maggioranza in Parlamento.