Si è riservato la decisione il gip di Palermo Roberto Riggio che dovrà stabilire se convalidare o meno il fermo ed eventualmente disporre la custodia cautelare in carcere per Giovanni Codraro e Carlo Mancuso, i due giovani che, insieme ad altri sei ragazzi, martedì sera, avrebbero legato con del nastro adesivo e picchiato Massimiliano Ursino, il segretario provinciale palermitano di Forza Nuova.

Per entrambi, esponenti del centro sociale Anomalia, l’accusa è di tentato omicidio. All’udienza di convalida ha partecipato, per l’accusa, il procuratore aggiunto Ennio Petrigni che ha disposto il fermo e ne ha chiesto ieri la convalida al gip. Per la vicenda sono stati denunciati a piede libero altri quattro ragazzi, mentre due sono ancora ricercati.

Giovanni Codraro e Carlo Mancuso, difesi dall’avvocato Giorgio Bisagna, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al gip. Il giudice ha 48 ore di tempo per decidere. I termini decorrono da ieri in tarda mattinata, quando la Procura ha depositato la richiesta di convalida quindi la decisione dovrà arrivare entro domani.

Il legale, che ritiene il quadro probatorio a carico dei due ragazzi “assolutamente insussistente”, si è opposto sia alla convalida del fermo che alla richiesta di misura cautelare fatta dalla procura. “I frame estratti dalla riprese delle videocamere della zona – ha spiegato Bisagna – non sono chiari. Sono bui e ripresi dall’alto e non è per nulla chiaro chi ritraggano. Comunque nomineremo un perito per farli visionare”. Bisagna contesta anche l’accusa di tentato omicidio rivolta ai due: “il referto del pronto soccorso parla di una prescrizione di 5 giorni di riposo per Ursino e rinvia per il resto al medico curante. Non mi pare che questo sia compatibile con un tentato omicidio”.

C’è tensione, intanto, a Palermo per i cortei e le manifestazioni elettorali previsti per domani quando a pochi metri di distanza ci saranno il comizio del leader di Forza Nuova Roberto Fiore e la proptesta di Potere al Popolo e dei centri sociali