“Come nessuna certezza della pena il nostro sistema giudiziario riesce a garantire in Italia, allo stesso modo nessuna certezza della rete ospedaliera, il nostro sistema sanitario riesce a garantire in Sicilia. E intanto restano appesi ad un filo assunzioni ed il futuro di migliaia di medici ed infermieri, mentre i siciliani sono costretti a preferire il servizio privato al pubblico come se fosse la normalità”. Così il Movimento 5 stelle all’Ars torna “sull’ultimo miraggio” della sanità siciliana: la rete ospedaliera.

“Gli annunci sbiaditi del governo – afferma il deputato 5stelle all’Ars, Francesco Cappello – si susseguono senza sosta, mentre i fatti restano scarsissimi e deludenti. E intanto i pronto soccorso sono in ginocchio e non garantiscono l’ incolumità a medici, infermieri e pazienti, mentre reparti ospedalieri sulla carta chiudono o sopravvivono a seconda dei desiderata del deputato di turno. Gli intramoenia contano su incassi sempre più succulenti e le case di cura accreditate continuano a macinare risorse pubbliche come se il pubblico fosse inesistente. L’assessore Gucciardi attende risposte da Roma, Roma da Palermo ed il gioco delle parti sfinisce i siciliani che con i soldi delle loro tasse si vedono defraudati del diritto costituzionale alla salute. Intanto in 31 marzo è molto vicino e l’ennesima scadenza annunciata in commissione Salute all’Ars dall’assessore sembra sfumare come tutte le altre. A tutto c’è un limite, il governo Crocetta li ha oltrepassati tutti”.