“Se serve requisiremo tanto la discarica privata di Siculiana quanto quella pubblica di Bellolampo. Abbiamo la possibilità di attivare poteri sostitutivi e lo fare perché non possiamo continuare a subite questo gioco al massacro: si creano i problemi per poi addebitarli al governo della Regione”.

L’attacco del presidente della Regione è diretto e riguarda tanto la discarica gestita dalla Catanzaro costruzioni, quella di Siculiana, quanto il nemico giurato ‘Leoluca Orlando’ attraverso la discarica di Bellolampo. (leggi qui per intero le dichiarazioni di Crocetta e guarda la video intervista)

“Il Presidente della Regione parla come se in questi anni al governo ci fossero stati altri- gli risponde Orlando -, come se una banda di sindaci avesse preso possesso della Regione e si fosse appropriata delle competenze altrui. Ad un passo dal baratro e dall’emergenza igienico-sanitaria, ci domandiamo se il problema possa essere attribuito a 390 sindaci o all’unico governo regionale, l’unico che può trattare con Roma e che ha il potere di intervenire sull’impiantistica”.

“Credo sia legittimo domandarsi cosa sia stato fatto in questi anni, quali azioni siano state poste in essere per migliorare la qualità della gestione del sistema integrato dei rifiuti, quali iniziative di carattere legislativo o amministrativo siano state avviate per scongiurare questo disastro annunciato”.

“Oggi siamo al paradosso – aggiunge – con un Presidente della Regione che non accettando i gravissimi limiti della propria azione di governo, punta il dito su altri. A differenza di molti rappresentanti del governo regionale, i sindaci si confrontano con i cittadini ogni giorno e non possono avere alcun interesse in una qualsivoglia soluzione che determini un aumento di costi per i servizi legati ai rifiuti e, quindi, un aumento dei tributi pagati dal cittadino. Tributi gravati, anche attraverso l’eco-tassa, dalla disastrosa inefficienza di questo governo regionale che, a distanza di sei anni dall’entrata in vigore della legge 9/2010 e dopo tante indecisioni e significativi rimaneggiamenti, attraverso una conferenza stampa “risolutiva” manifesta la propria assoluta mancanza di strategia e di visione, ipotizzando non meglio precisate modifiche normative e dubbi sulla possibilità o meno di costruire termovalorizzatori”.

“Per chi fosse, invece, interessato  – conclude Orlando – ai fatti, oltre che alle elucubrazioni, sappia che i sindaci hanno sempre scelto le discariche più economiche, in relazione ai costi e alle distanze, esprimendo sempre la loro preferenza per la discarica pubblica rispetto a quella privata. Ci sorprende anche il fatto che si tiri fuori una sterile polemica su Bellolampo proprio quando l’impianto inizia a dare risultati significativi”.

Non è molto dissimile la risposta dell’assessore comunale ed ex Presidente della Rap che gestisce la discarica Sergio Marino “I costi di smaltimento della discarica di Bellolampo sono frutto di elaborazioni coerenti con i decreti emanati in questa materia dalla Regione, pertanto se qualche lieve maggiorazione dei costi viene riscontrata, ciò deriva da prescrizioni impartite dagli organi di controllo e dalla Regione (capping e smaltimento del percolato), che si riscontrano solo nel caso della discarica di Bellolampo e non anche per altre discariche delle Sicilia (prima fra tutte quella privata di Siculiana) le quali, pertanto, possono applicare tariffe più basse. Più volte – prosegue Marino – è stato chiesto formalmente da RAP di allineare le prescrizioni di tutte le discariche della Sicilia, ma senza alcun esito.”

Per quanto riguarda l’impianto TMB, per l’Assessore “si sono riscontrate carenze e ritardi nella fase di avvio gestionale a causa di errori progettuali (riconducibili unicamente alla stazione appaltante e cioè alla Regione) da cui sono derivate complicazioni che impegnano RAP al loro superamento con iniziative straordinarie.
Basti pensare alla “dimenticanza” dell’affidamento alla Ditta esecutrice della gestione iniziale dell’impianto (come avviene in tutto il mondo per impianti e appalti simili) che avrebbe consentito di accelerare i tempi dell’entrata a pieno regime.”

“Possiamo rassicurare il Presidente Crocetta e la Regione – conclude Marino –  che, nonostante si sia scelto di imporre il raggiungimento di obiettivi significativi in un mese di particolare criticità quale quello di Agosto,  il Comune di Palermo sarà in condizione di rispettare i pur gravosi limiti ed obiettivi stabiliti nella recente ordinanza della Regione”.

Leggi anche

Rifiuti, riforma in giunta entro il 15 giugno

Emergenza rifiuti, Crocetta attacca la gestione delle discariche