“Se non fosse che non si somigliano per niente, sembrerebbe di vedere la stessa persona della scorsa legislatura al Governo delle Regione”.

Il M5S all’Ars commenta in questo modo le dichiarazioni di Musumeci rilasciate nel corso della conferenza stampa sull’emergenza rifiuti.

“Stato di emergenza, gridava Crocetta cinque anni fa, ‘stato di emergenza’ grida adesso Musumeci ‘colpiremo i Comuni che non differenziano’ minacciava Crocetta, ‘colpiremo i Comuni che non differenziano’, minaccia oggi Musumeci”, afferma il deputato Giampiero Trizzino.

“Quantomeno – continua Trizzino – Crocetta era capace di tenere i suoi assessori per almeno un mese, Musumeci nemmeno questo. Il suo assessore ai rifiuti ha lasciato la poltrona dopo una sola settimana dall’insediamento dell’Assemblea. D’altronde era evidente che i rifiuti non fossero un problema del governo Musumeci, altrimenti il neo presidente avrebbe fatto scelte più sagge, ed invece, come da buona vecchia politica, la poltrona dell’assessore ai rifiuti è stata, come tutte le altre, oggetto di spartizione tra chi lo ha sostenuto in campagna elettorale”.

“La strada per la risoluzione del problema dei rifiuti – conclude il deputato cinquetelle – è tracciata: aprire gli impianti di compostaggio, molti dei quali pronti ad essere messi in esercizio, e attuare una politica di incentivi per chi investe nelle piattaforme di recupero. Le discariche devono diventare un ricordo”.

Ironizza, invece, sinistra comune “Finalmente la Regione Siciliana si è accorta che la saturazione della sesta vasca della discarica di Bellolampo non è un problema esclusivo della città di Palermo.”

A parlare è Giusto Catania, ex assessore del Comune di Palermo ma a tutt’altro ramo. “Palermo in questi anni, per scelta della Regione, si è fatta carico delle difficoltà di numerosi comuni della Sicilia, dimostrando senso di responsabilità nell’affrontare la crisi. A Bellolampo sono stati conferiti rifiuti provenienti da decine di comuni siciliani”.

Oggi è da considerare positivamente ogni opzione che contribuisca ad accelerare le procedure per l’ampliamento della discarica e per evitare l’acuirsi dell’emergenza – conclude Catania – tuttavia rimangono irrisolti alcuni nodi: abbiamo la necessità a Palermo di ampliare i numeri della raccolta differenziata”.

Differente la posizione dell’unico deputato di sinistra all’Ars, Claudio Fava che se la prende sull’esistenza di azeinde private nels ettore dei rifiuti “Tra le molte lamentazioni rivolte al passato dal presidente Musumeci non leggo una sola parola di verità sui privati che hanno monopolizzato e gestito per interposte persone (Crocetta più Lumia) il business milionario dello smaltimento dei rifiuti in Sicilia. Non leggo una sola parola sulle centinaia di stazioni appaltanti nei comuni siciliani che hanno concesso, senza gara, l’appalto sulla raccolta dei rifiuti a imprese di prestanome legati alla mafia. Se si pensa di risolvere tutto con i termovalorizzatori senza la forza di recidere i legami d’affare con la criminalità organizzata, siamo sempre all’anno zero!”.

Per il capogruppo del Pd Giuseppe Lupo “Musumeci fotografa l’emergenza che è sotto gli occhi di tutti, ma non fa proposte convincenti e credibili: critica la gestione emergenziale del settore dei rifiuti in Sicilia e la richiesta di poteri speciali dei presidenti della Regione degli ultimi vent’anni ma, contraddicendosi, come soluzione indica proprio lo stato di emergenza. E oltretutto non avanza una soluzione programmatica in grado di dare stabilità e certezze al sistema”.

“Trovo oltretutto ingiusto che in questa fase si addossino responsabilità ai comuni, invece di sostenerli. Chiediamo al presidente della Regione – conclude Lupo – di riferire in Aula sul programma che intende attuare per la gestione dell’assessorato all’Energia”.