“Subito un tavolo d’Emergenza per scongiurare l’ennesimo disastro ambientale e sanitario che investirà i comuni dell’area palermitana quando a partire da domani i compattatori di rifiuti rimarranno fuori dai cancelli della discarica di Bellolampo perché l’impiantistica non può supportare le quantità che Crocetta prevede di gestire”.

A chiederlo rivolgendosi al Prefetto di Palermo Antonella De Miro sono i deputati M5S Claudia Mannino (Camera dei Deputati), Ignazio Corrao (Parlamento Europeo) e Giampiero Trizzino (Ars) sulla base dell’ordinanza del Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta che prevede, a partire dal primo luglio, che vengano conferite e trattate nell’impianto TMB 1500 tonnellate ogni giorno quando tale impianto può fisicamente raggiungere massimo le mille tonnellate come certificato dalla stessa azienda costruttrice.

“Il nodo della questione sta ovviamente a monte – spiegano i deputati – dato che ci si è ridotti a questo punto perché il governo Crocetta ha negato sino all’ultimo quello che l’assessorato stesso scriveva nel maggio 2015 e cioè che i rifiuti a partire da maggio 2016 sarebbero dovuti essere spediti fuori regione per via della insufficiente capienza degli impianti. Adesso ci ritroviamo a dover risolvere il problema per evitare l’ennesima emergenza rifiuti per strada nel territorio dell’area metropolitana ed ovviamente non si può pensare di scaricare tutti i rifiuti a Bellolampo senza alcun trattamento in barba alle normative europee e senza neanche l’avallo di ministero e Regione. Ne si può credere che soluzioni come requisire la discarica allo stato attuale possano essere risolutive. Per queste ragioni abbiamo inoltrato una lettera al prefetto De Miro coinvolgendo l’Assessorato Energie e Rifiuti, il sindaco Orlando, la Rap e le autorità di controllo per chiedere immediatamente la convocazione di un tavolo di emergenza al fine di scongiurare l’ennesimo disastro ambientale e sanitario”.

“Analoghe vicende peraltro si stanno verificando in altre province come quella di Trapani. Siamo in ogni caso soddisfatti del fatto che grazie alla nostra campagna di pressione, – sottolineano Mannino, Corrao e Trizzino – si siano sbloccati i fondi per i lavori di miglioramento dell’impianto TMB che erano stati bloccati in Assessorato senza alcun valido motivo. Abbiamo inoltre invitato la Rap a presentare un proprio progetto per la realizzazione dell’ampliamento dell’impianto TMB il cui finanziamento di 30 milioni ci è stato garantito dall’Assessorato. Riteniamo inoltre assolutamente inutile e dannoso perseguire il progetto di realizzare un impianto per la produzione di CSS (combustibile solido secondario) e come parlamentari e rappresentanti del Movimento Cinque Stelle riteniamo prioritario e strategico cogliere l’occasione di questo finanziamento per completare l’impiantistica presente a Bellolampo puntando sulle capacità di trattamento, di biostabilizzazione e di compostaggio dei rifiuti – concludono – anche nell’ottica della dimensione metropolitana e, soprattutto, sul recupero delle frazioni plastiche e di altre frazioni riciclabili tramite adeguati impianti di selezione”.