Sarà stata la voglia di non sfidare troppo la sfiga presentando veramente tutto venerdì 17, o forse una irrefrenabile incontinenza verbale, fatto sta che nome e simbolo del nuovo movimento di Rosario Crocetta ci sono già e non bisognerà aspettare quindici giorni per conoscerli. L’occasione per lanciare il guanto è stata ieri la conferenza stampa sui rifiuti (strana ordinanza che scavalca la riforma) e c’è da scommettere che oggi durnate un’aktra conferenza stampa a Messina su tutt’altyro argomento qualcos’altro emergerà.

Si chiamerà ‘Riparte Sicilia’, un nome singolare per un uomo che è stato alla guida della macchina Sicilia negli ultimi 5 anni. Avrà sedi in tutta l’isola e un simbolo che sembra quello che 5 stelle (di stelle ce ne sono una decina forse scimmiottando la sua prima battuta da governatore quando si defin a sette stelle) ma con i colori delle campagne renziane e una buona dose di populismo senza dimenticare una spruzzata di autonomismo. Si quello stesso autonomismo che durante il suo governo è stato cancellato dall’agenda.

Una scelta fatta per pescare un poco dappertutto. fra gli ‘inkazzati’ nell’antiopolitica, fra gli autonomisti e gli indipendentisti che crescono, ma anche fra chi si aspetta qualcosa di tradizionale da un partito tradizionale. Si perchè dentro ‘Riparte Sicilia’ ci sarà anche il Megafono. Il Movimento conta, così, di partire da 12 senatori, consiglieri comunali in una cinquantina di Comuni ed un presidente della Regione.

Primo test elettorale proprio adesso, in primavera, in occasione delle amministrative. Non c’è abbastanza tepo per fare liste in tutti i 127 comuni al voto ma per i maggiori sì, e certamente per Palermo e per Termini Imerese. Addirittura a Palermo Crocetta non esclude di correre con un proprio candidato a sindaco, forse una donna.

Un partito, dunque, che sia espressione di tutto ciò che ha raccolto il presidente uscente. un ‘one man political show’. Una operazione che è già stata tentata, in realtà, in passato con scarso successo anche se ha garantito l’esistenza in vita di un movimento legato a quel presidente uscente.

Con tutti i dovuti distinguo, un simile movimento non è mai andato,s toricamente, in doppia cifra alle elezioni. ma Crocetta è diverso: si sente diverso e amatissimo dai siciliani abbastanza da considerarsi determinante alle prossime elezioni.

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