Il mondo dei lavoratori del sistema sanitario siciliano dà la sveglia all’assessore regionale alla Salute, Baldo Guacciardi, che aveva promesso di fare chiarezza sul caso dei manager senza titoli, ma è trascorso di un mese e nulla ancora è stato fatto.

A gennaio, infatti, si adombrava sul sistema sanitario siciliano il dubbio che i direttori generali, sanitari e amministrativi in carica non posseggano i titoli previsti per legge per ricoprire le loro cariche. La denuncia del Cimo, che ha portato poi alla rimozione di Giuseppe Noto da direttore sanitario dell’Asp di Palermo, ha rivelato che l’abitudine a certificare titoli non posseduti sarebbe molto diffusa fra i manager siciliani molti dei quali sarebbero stati inseriti nell’albo degli aventi diritto senza possedere, in realtà, i titoli necessari.

Baldo Gucciardi, aveva accolto di buon grado la richiesta dell’Intersindacale Medica Sicilia, annunciando di voler procedere alla verifica degli atti relativi alle posizioni giuridiche dei manager e di tutti i candidati ammessi alla selezione regionale bandita nel 2013. Ma nulla da quel giorno è successo. 

Non risulta infatti che sia stata resa nota ad oggi alcuna determinazione in merito da parte dell’assessorato, e l’Intersindacale Medica Sicilia, che raggruppa tutti i sindacati di tutte le categorie di lavoratori del sistema sanitario, torna sul piede di guerra e scrive a Gucciardi.

“Poiché gli Atti Aziendali sono stati approvati da qualche giorno con grande clamore mediatico – si legge nella lettera invitata dall’Intersindacale Medica Sicilia all’assessore alla Salute – e diffusione di annunci roboanti e trionfalistici da più Parti provenienti, al fine di evitare che ciò sia inteso quale riconoscimento e legittimazione implicita per le Direzioni Aziendali proponenti, ‘a prescindere’ dal merito delle proposte oltre che dalle Verifiche di cui siamo in attesa, a scanso di equivoci o fraintendimenti riteniamo di dovere intervenire per specificare che gli Atti aziendali non sono stati impugnati dall’Intersindacale esclusivamente per non ritardare l’iter legislativo ma non certo in quanto approvati e condivisi”.

I verbali delle sedute sindacali certificano infatti  che gli atti aziendali sono stati oggetto di numerosi rilievi da parte sindacale nel merito. Nello specifico nel corso della seduta della Conferenza Regionale dell’11 gennaio, si è stabilito di “prendere atto ‘con riserva’  degli Atti Aziendali proposti dalle Direzioni Aziendali da parte dell’Intersindacale,subordinandone ‘approvazione e condivisione politica’. soltanto in ragione dell’impegno assunto dall’assessore Baldo Gucciardi di inserire nei decreti autorizzativi una prescrizione cogente per i Direttori Generali circa l’obbligo di uniformare la declinazione organizzativa delle Aziende al dettato normativo”.

L’Intersindacale Medica Sicilia si augura comunque di “poter prendere atto dell’impegno assunto dall’assessore e di procedere in condivisione al riassetto organizzativo ed occupazionale delle Aziende sanitarie sin dalla prossima convocazione delle parti sindacali”, prevista per martedì prossimo (22 marzo).

“Perché ciò accada è imprescindibile procedere – avvisano però i sindacati del mondo sanitario siciliano – in aderenza e nel rispetto di leggi, contratti e regolamenti, imponendo regole certe e perentorie circa la consistenza degli organici prescritti nonché per la attivazione di Unità operative complesse e semplici che offrano realmente servizi ai cittadini,che non siano ‘virtuali’, istituite dai direttori generali per gratificare amici e sodali”.

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