Una settimana ricca di musica e di emozioni a Sanlorenzo Mercato in compagnia di alcuni gruppi che hanno segnato il mondo della musica a Palermo imponendosi nel panorama cittadino. Dal jazz piano e voce al reggae made in Sicily, fino al folk regionale e un repertorio di grandi classici internazionali.

Oggi alle 20,30 si esibirà il duo composto dall’insegnante del Brass Group Giuseppe Preiti al piano e Stefano Greco alla voce. Stefano Greco ha 18 anni ed è un aspirante cantante e musicista palermitano. Da sempre, la musica è la sua più grande passione, oltre che massima forma di espressione. La sua cultura musicale è prettamente pop, infatti le sue più grandi fonti di ispirazione sono grandi artiste come Madonna, Lady Gaga ed Elisa. Da circa quattro anni si è avvicinato anche alla musica Jazz, grazie all’esempio di grandi musicisti come Chet Baker e Miles Davis, iniziando a prendere lezioni di canto al Brass Group di Palemo. Profondamente influenzato da una cultura internazionale, si definisco una persona creativa, che scrive testi soprattutto in inglese e tedesco. Eseguiranno un repertorio di brani tratti dalla tradizione Folk e jazz che hanno fatto la storia della musica internazionale come “Across the universe” e “Martha my dear” dei The Beatles. Diversi brani dei The Eagles come “Take it to the Limit”, “Take it easy” e “Peaceful easy feeling”. Si procede con “My Ideal” e “Do it the hard way” dei Chet Bake. “Helpless” e “Harvest” dei Neil Young. Culminando con Creep dei Radiohead.

Domani alle 21,30 è la volta di “Famiglia del sud”, duo costituito dai fratelli Francesco Paolo Riotta, in arte Sisé Kolombalì, e Margherita Riotta, in arte Sista Tita. La musica della Famiglia del Sud si é formata tra i vicoli e le strade dei quartieri Ballarò e Vucciria nel centro storico di Palermo e oggi propone un mix di reggae, blues, afro e sicilianità. Il duo ha all’attivo diversi live in Grecia, Italia, Spagna, Svizzera e un singolo intitolato “Sisé Kolombalì & Sista Tita” che contiene il tormentone siciliano “Va tutto bene”. Nel 2016 è uscito il loro primo album dal titolo “Meglio tardi che mai”.

Sabato, 21 gennaio, alle 22 l’Orchestrina Angelo Daddelli & I Picciotti proporranno un mix originale di brani cantati e strumentali del repertorio folk siciliano. Brani che evocano sonorità europee e arabe appartenenti a nazioni che si affacciano sullo stesso mare della Sicilia e che sono state parte delle culture di quegli imperi che hanno governato per secoli l’Isola, portando spesso in campo artistico innovazione e virtuosismo. L’organico è composto soltanto da strumenti acustici quali chitarre, contrabbasso, mandolino, “friscalettu”, tamburelli, cembali (“cianciane”), cajòn (“casciuni”), fisarmonica e marranzano.

Domenica 22 gennaio alle 21,30 si conclude il week end con il repertorio dei Tre Terzi Unplugged che spazia dal Rhythm and Blues, al rock anni ’70, con influenze fusion per dare ampio spazio all’improvvisazione: è difficile richiamare alla memoria del panorama musicale palermitano una band di sole cover rimasta così saldamente sulla cresta dell’onda per un periodo di tempo così lungo. Domenica i Tre Terzi presenteranno alcuni brani del loro primo disco, riarrangiati per due acustiche, un contrabbasso e una batteria. Eseguiranno un repertorio di canzoni che hanno raggiunto il successo grazie a gruppi come i Pink Floyd o i Beatles, con quel sound unplugged che rende il tutto più intimo per una scaletta fra ballads internazionali ed inediti, un viaggio emozionale che spazia dal rock al cantautorato. Non mancheranno, poi, alcune anticipazioni del loro prossimo disco, in uscita, tra cui “Il Club”, “Voglio stare brillo” e “Dentro te”. I Tre Terzi sono composti da: Claudio Terzo, Ferdinando Moncada, Diego Tarantino e Nicola Liuzzo. Nascono a Palermo nel 2009, dall’amicizia ultradecennale del dittico Claudio Terzo-Ferdinando Moncada alle chitarre, condotto ad algebrico completamento da Nicola Liuzzo alla batteria. Con un repertorio che spazia dal Rhythm and Blues, al rock anni ’70, con influenze fusion e ampio spazio all’improvvisazione, è difficile richiamare alla memoria del panorama musicale palermitano una band di sole cover rimasta così saldamente sulla cresta dell’onda per un periodo di tempo così lungo.