Prefettura riaperte e a pieno regime per ristampare le schede elettorali sbagliate. La Prefettura corre ai ripari dopo un vero e proprio pomeriggio di ‘bolgia elettorale’. Si devono ristampare quasi 200 mila schede

A causa di un errore di ‘perimetrazione’ dei nuovi collegi stabiliti con la legge elettorale che entra in vigore proprio per questa elezioni. Sono state stampate schede con candidati sbagliati. Così ai seggi di via Libertà sono arrivate le schede riportanti come candidato del centro destra nell’uninominale al senato Ester Bonafede, come anche all’Uditore o a Settecannoli. In provincia, invece, sono arrivate schede con candidato Giulio Tantillo. Collegi sbagliati anche per Terenghi.

L’errore iniziale si è portato dietro sbagli anche sul plurinominale mescolando un po’ tutti i candidati in tutti gli schieramenti e partiti da Leu a 5 stelle. Un pasticcio scoperto dai rappresentati di lista di tantilloc he hanno subito segnalato il problema prima all’intera Forza Italia, poi alla coalizione. 

In poco tempo rappresentanti di lista e candidati interessati si sono ritrovati in prefettura. Gli uffici elettorali inizialmente confermavano la corretta distribuzione delle schede poi ci si è accorti dell’errore di perimetrazione anche se non si capisce ancora se il problema sia dipeso dal Comune o dalla prefettura. Certamente la legge elettorale di prima applicazione ha tratto in inganno accorpando i collegi che erano definiti ormai da anni.

Il pomeriggio è trascorso cercando soluzioni che non sono arrivate mentre i presidenti dei seggi hanno fatto preparare, su indicazione della prefettura, le schede sbagliate per il voto. Domani dovranno essere tutte ritirate e distrutte.

Dell’errore è stato informato anche il Ministro e alla fine si è deciso di ristampare tutto. Così sono state chiamate le tipografie che hanno dovuto riattivare le macchine e dovranno lavorare probabilmente per tutta la notte.

Le nuove schede ristampate secondo le indicazioni corrette saranno distribuite domattina ed è possibile che ciò comporti ritardi nelle apertura dei seggi ma non c’è altro modo di risolvere il problema che diversamente potrebbe inficiare l’intera tornata elettorale

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