Collegamenti bloccati con le isole minore. Stop di aliscafi e catamarani. Corse cancellate tra Palermo e Ustica.

Lo sciopero dei marittimi del sindacato Orsa ha bloccato ieri i collegamenti con le isole minori in un fine settimana di alta stagione.

La protesta per il mancato invio dei cedolini degli stipendi ai lavoratori della Liberty Lines. «È assurdo bloccare tutto per questo» tuonano passeggeri, albergatori e la stessa compagnia.

Ieri sono stati cancellati 12 collegamenti tra le Eolie, la Sicilia e la Calabria, quattro tra Ustica e Palermo e si sono registrati ritardi nel collegamento tra Trapani e Pantelleria.

La notizia del blocco ha colto di sorpresa centinaia di passeggeri fermi sui moli: tanti turisti ma anche residenti che dovevano rientrare a casa o lasciare le isole minori. Tutti bloccati sotto il sole cocente per capire cosa stesse succedendo. E

Sul sito della compagnia lo scarno comunicato: “Sciopero dal sindacato Orsa di 8 ore, dalle ore 9 alle ore 17. La società comunica che tutte le partenze comprese dalle 6 alle 8.30 e dalle 12 alle 14 sino a completamento delle linee, saranno garantite regolarmente”.

Ma così non è stato. Alcuni aliscafi si sono fermati prima del completamento della linea, come ammettono dalla compagnia.

Gennaro Bottiglieri segretario del sindacato ha affermato che il 90 per cento dei lavoratori e per la massiccia adesione è rimasto tutto fermo.

“Da gennaio il cedolino dello stipendio viene consegnato in ritardo e ciò – prova a spiegare Bottiglieri – impedisce di verificare con regolarità la correttezza dei pagamenti». Bottiglieri aggiunge: «Molti si sono visti ridurre lo stipendio e vorremmo capire perchè”.

Liberty Lines però respinge tutte le accuse e anzi contrattacca. Il direttore delle Risorse umane, Carlo Cotella, parla di «protesta strumentale». Smentisce l’adesione massiccia: «Ha aderito meno del 20 per cento. Ma basta la mancanza di un solo membro dell’equipaggio per bloccare la partenza».

A farne le spese sono stati passeggeri e operatori turistici. Christian Del Bono, presidente Federalberghi delle isole minori della Sicilia definisce «inopportuno quanto accaduto. Soprattutto in un fine settimane di alta stagione quando invece servirebbero corse extra. C’è stata molta leggerezza.

I sindaci delle isole sono furiosi e hanno chiesto l’intervento immediato della Regione. L’assessore regionale Bosco ha inviato gli ispettori. .