Nella giornata di sciopero indetto dai sindacati sul rinnovo del contratto nazionale della distribuzione cooperativa, i negozi di Coop Sicilia e Coop Alleanza 3.0 sono rimasti tutti aperti e hanno offerto ai soci e ai consumatori un buon livello di servizio. L’adesione è stata intorno al 17%, nei 12 negozi siciliani, mediamente sotto il 20% nei circa 400 della Cooperativa di consumatori, in cui a partire dal prossimo 1° gennaio confluirà ufficialmente Coop Sicilia. Si tratta di una percentuale inferiore a quella registrata nel 2015, nell’ultimo sciopero sul rinnovo del contratto.

A livello nazionale, Coop è “interessata a proseguire le trattative per il rinnovo – fa sapere Coop in una nota -. Coop ritiene comunque opportuno ribadire la propria posizione in merito allo sciopero, che valuta immotivato e irresponsabile, a fronte di una disponibilità che è stata più volte ribadita a chiudere la trattativa sulla base di una proposta chiara e comunque distintiva”.

“Primaria missione della cooperazione di consumatori è quella di salvaguardare la propria capacità competitiva garantendo a soci e clienti un adeguato servizio e tutelando così anche l’occupazione – continua la nota  -. Ed è sulla base di questi presupposti che Coop si è seduta in più occasioni al tavolo della trattativa dichiarando fin dall’inizio la disponibilità a garantire a conclusione del contratto l’incremento retributivo di 85 euro mensili, proponendo di mantenere le norme sociali più avanzate rispetto ai diretti concorrenti in materia di trattamento economico di malattia e infortunio (conservando il posto di lavoro fino a completa guarigione clinica) e puntando a un rafforzamento del welfare sanitario a totale carico delle cooperative, recuperando le risorse necessarie dalla normativa di contrasto all’assenteismo. Normativa è bene ricordare che in tema di trattativa i sindacati hanno concesso da anni alle altre insegne della grande distribuzione organizzata. Malgrado la chiarezza della proposta, si registra una fase di stallo aggravata ancora di più dallo sciopero. Anche in questa particolare circostanza le cooperative confermano ancora una volta la volontà di rinnovare un contratto scaduto da 4 anni, salvaguardando la propria distintività sociale”.