Il Cobas/Codir – Comitato Nazionale Lavoratori, sindacato maggiormente rappresentativo dei dipendenti regionali, diserta la convocazione di oggi alle 12 all’assessorato per l’economia della Regione in via Notarbartolo voluta dall’assessore regionale all’Economia, Alessandro Baccei, che ha ritenuto, solo a norma approvata, di dovere sentire i sindacati per esporre la  “bontà” del piano che prevedrebbe l’acquisto per circa 360 milioni di euro di immobili rimasti, in tutto o comunque in massima parte, proprietà della Regione.

“Il varo della norma sul Fondo Pensioni Sicilia, infatti, inserita nella legge di stabilità regionale 2017 (in corso di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale) – secondo il Cobas/Codir – è finalizzato a trasformare il Fondo Pensioni in un vero e proprio bancomat a disposizione della Regione per fare fronte alla spesa corrente, rifilandogli, in cambio di risorse fresche della previdenza dei lavoratori regionali, l’acquisto d’immobili senza un reale valore di mercato, inutilizzabili e non produttivi, come nel caso del “Fondo Uditore” di Palermo attualmente destinato a parco urbano.
Il Cobas-Codir, quindi, darà battaglia nelle sedi competenti e farà la propria parte fino in fondo nel Collegio di sorveglianza del Fondo Pensioni per respingere ogni azione ritenuta lesiva dei legittimi interessi dei lavoratori e in violazione del vigente Regolamento dell’ente previdenziale”.

“Si avvieranno tutte le procedure necessarie per verificare eventuali casi d’incompatibilità o di non legittimità dei soggetti nominati dal governo regionale per il costituendo organo di governo del Fondo pensioni – annuncia il sindacato per la seconda volta – in questo quadro, il Cobas/Codir respinge al mittente ogni tentativo di legittimazione ex post di un’operazione che è stata già bocciata precedentemente dall’organo di governo del Fondo Pensioni e che vede il sindacato contrario a tutela dei legittimi interessi dei lavoratori e dei pensionati regionali”.

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