All’inizio furono le ‘Forchette rotte’, movimento creato attorno a Davide Faraone – era l’agosto di sei anni fa – a gridare allo scandalo contro il menu della “casta dei deputati”: antipasto all’italiana, pasta con le vongole, frittura di triglia, contorno e macedonia. Costo: 9 euro. Poi  arrivano i “grillini”: appena entrati a Palazzo dei Normanni, dicembre del 2012, fecero pressioni per aumentare il prezzo del caffè. Costava 40 centesimi, fu ritoccato del 75% e portato a 70 centesimi. Siamo alla buvette, Assemblea regionale. Ora, un nuovo caso: il “panino sociale”.

Con la manovra finanziaria impantanata nelle sabbie mobili, la maggioranza in frantumi, il governatore Rosario Crocetta indaffarato a dare i soliti numeri, a Palazzo dei Normanni, dove in quest’inizio di primavera è più facile imbattersi in stuoli di turisti che incontrare un deputato nei corridoi parlamentari, sta tenendo banco la querelle del panino col salame. E sì. Da qualche settimana, il bancone del bar, un tempo imbandito, appare peggio di una landa deserta. Motivo? Il rincaro dei prezzi.

La “Elior ristorazione Spa”, la società milanese che s’è aggiudicata la gara bandita dall’Assemblea siciliana qualche anno fa, ha dovuto ritoccare al rialzo il listino perché, sussurrano dentro e fuori la buvette, rischiava di chiudere con i conti in rosso. Per evitare contenziosi con l’Assemblea sul capitolato alla base del contratto di servizio, il colosso del catering, leader nella ristorazione collettiva, s’è inventato un  escamotage. Se è vero che per un panino espresso con la bresaola adesso bisogna pagare 3 euro anziché 2 euro, e anche vero che un panino col salame, con la mortadella o col prosciutto, gli unici ormai esposti nel bancone, costa appena un euro. Ma qui casca l’asino. E’ diminuito il costo s’ ridotto il contenuto. Mangiare uno di questi panini, dice a BlogSicilia un collaboratore di un gruppo parlamentare mentre osserva con tristezza i panini nei vassoi , “è come addentarne uno schitto”. Già. Per rientrare nei costi, l’azienda ha diminuito la quantità di affettati nel panino tradizionale. Ormai ribattezzato, “il panino sociale”.Quello col salame è condito con appena due fette, nel “semprefresco” con la mortadella o col prosciutto di fetta se ne trova una sola. E il malcontento nel Palazzo impazza, soprattutto tra assistenti parlamentari e collaboratori dei gruppi.

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