Aumentano, anche se di poco, i costi per il corredo scolastico: le famiglie spenderanno quest’anno uno 0,7% per in più per comperare libri, astucci, penne e così via. Ma la spesa per libri e dizionari, invece, scenderà del 7,2%. Complessivamente, per ogni studente si spenderanno dai 950 euro in su.

A fare i calcoli, a poche settimane dall’avvio del nuovo anno scolastico, è l’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori. La spesa per il corredo scolastico (più i “ricambi”) passerà dai 518 euro dello scorso anno ai 522 euro di quest’anno. Ad aumentare maggiormente sono i diari e gli zaini.

Ma particolarmente gravosi, come sempre, risultano i costi per i libri di testo: nonostante sia stata rilevata una flessione rispetto allo scorso anno, le spese – sottolinea Federconsumatori – sono ancora elevate e mettono a dura prova i bilanci delle famiglie. Quest’anno mediamente per i libri più due dizionari si spenderanno 462 euro per ogni ragazzo. Le spese sono particolarmente alte per gli alunni delle classi prime. Nel dettaglio: uno studente di prima media spenderà mediamente per i libri di testo più due dizionari 429,11 euro (il -7% rispetto allo scorso anno).

A tali spese vanno aggiunti 522 euro per il corredo scolastico e i ricambi durante l’intero anno, per un totale di 951,11 euro.

Un ragazzo di primo liceo spenderà per i libri di testo più 4 dizionari 688,83 euro (il -9% rispetto allo scorso anno), più 522 euro per il corredo scolastico ed i ricambi, per un totale di ben 1.210,83 euro. Cifre di questa portata, sottolinea l’associazione, risultano proibitive per molte famiglie e non sono rari, purtroppo, i casi di ragazzi costretti a rinunciare agli studi superiori per motivi economici. E’ quindi evidente la necessità di potenziare le agevolazioni per l’acquisto dei testi scolastici destinate alle famiglie meno abbienti.

“Le conseguenze della povertà e del disagio sociale si ripercuotono con particolare intensità sui minori e assicurare il diritto allo studio dei ragazzi attraverso sostegni mirati è un’operazione di civiltà” commenta Emilio Viafora, presidente di Federconsumatori.

Secondo Federconsumatori, è opportuno che il Ministero dell’Istruzione provveda ad avviare controlli rigidi sui tetti di spesa previsti per i libri, per evitare che vengano superati, e intervenga per incentivare l’editoria elettronica. L’associazione auspica infine che si cominci a pubblicare online gli aggiornamenti per le nuove edizioni dei testi e ad ampliare i prestiti da parte di scuole e biblioteche comunali.