“La Regione siciliana non è mai stata così lontana da un ipotetico default che – lo ricordiamo – deve essere inteso come incapacità dell’ente di far fronte alle funzioni e ai servizi indispensabili e quindi di far fronte al pagamento degli stipendi e agli oneri del debito: si consideri che la liquidità mensile media della Regione si assesta a circa un miliardo, a fronte di pagamenti mensili per stipendi e accantonamenti per il servizio del debito pari a circa 500 milioni. Rimane in definitiva escluso qualsiasi rischio fallimento”. Lo dice l’assessore regionale al Bilancio Alessandro Baccei, riferendosi alla decisione del Procuratore generale d’appello della Corte dei conti di impugnare il giudizio di parifica al Rendiconto generale 2016 della Regione, deciso nell’udienza dello scorso 19 luglio dai giudici contabili.
“La Regione – prosegue – ha sempre onorato i propri impegni, pagato gli stipendi, le rate dei mutui, la spesa sanitaria e le altre spese obbligatorie anche in anni in cui non poteva contare su risorse finanziarie stabili. Ultimamente ha ridotto drasticamente i tempi di pagamento, ha una disponibilità di cassa che sostanzialmente copre l’importo dei residui passivi (al contrario del passato) e le agenzie di rating hanno confermato, anche per il 2016, il loro giudizio con outlook stabile”.

“Si aggiunga che già la gestione dei fondi regionali – prosegue – ha chiuso con un avanzo di competenza di 65 milioni nel 2015 e di oltre 200 milioni nel 2016, a conferma della solidità dei conti. Oggi, grazie all’opera di pulizia dei conti e del contenimento della spesa pubblica che questo governo ha faticosamente realizzato, è stato possibile assicurare stabili risorse aggiuntive per circa 2 miliardi, unitamente all’inversione di tendenza del Pil registrata dal 2015, e questo consente di guardare al futuro con maggiore ottimismo”.

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