“Agli impresentabili che ci sono nelle liste, i reati che vengono contestati sono le cose stesse di cui ci lamentiamo che mancano in Sicilia. A queste persone dobbiamo mandare un messaggio: li dobbiamo mandare a casa per invertire la rotta. Creare lavoro sarà la prima cosa”. Lo ha detto Giancarlo Cancelleri dal palco di piazza Verdi per il comizio di chiusura della campagna elettorale del M5s.

“È straordinario, siamo arrivati all’ultimo giorno di una campagna elettorale cominciata tre mesi fa. Siamo arrivati a Catania dove c’era una folla oceanica e stasera si replica in questa piazza a Palermo. In questa campagna elettorale abbiamo ricevuto insulti. Mi hanno detto che sono ignorante, mi hanno detto che sono un vampiro, un cialtrone ma io ho risposto con un sorriso”.

“Loro sono pieni di odio verso di noi, ma anche verso questa terra che hanno umiliato e oggi ci vengono a chiedere il voto tirando per la giacchetta la gente – ha aggiunto – Ma voi ricordatevi una cosa non dovete nulla a questa gente “.

In attesa dell’uscita di Grillo che concluderà questa terribile campagna elettorale tocca a Luigi Di Maio “Andate a votare. Domenica abbiamo bisogno che il popolo siciliano prenda posizione e vada a votare. Il diritto di voto è un diritto che dobbiamo andare ad esercitare. Impediamo ad una banda di impresentabili, di galeotti di essere maggioranza”.

“Non permettete a nessuno di utilizzare le elezioni di domenica in chiave europea o nazionale: domenica si vota sui servizi e i diritti dei siciliani, non per far fare carriera all’ennesimo leader politico”.

Ma pur dicendo che non è un test nazionale poi di conseguenza romane parla: “Fra 4 mesi possiamo andare al governo e andremo al governo della nazione, ce la possiamo fare. Se parte da qui, il cambiamento dilagherà ovunque”.

“Lunedì sono sicuro che dalle urne risulteremo la prima forza politica della Sicilia ma se ci permetterete di far diventare Cancelleri presidente allora cominceremo a fare le leggi per i siciliani che sono rimaste a lungo nei cassetti perché la classe politica non aveva le mani libere”.

“Mettiamo nelle mani giuste lo Statuto speciale, se lo lasciamo nelle mani sbagliate continueranno a usarlo per i loro porci comodi”.

Alessandro Di Battista racconta un aneddoto”Oggi in autogrill una persona mi ha detto ma che mi date niente, no perché a me Genovese mi ha detto che mi dà delle cose in cambio. Se continua così non cambia nulla, potete accontentarvi delle briciole”.

“Il voto di scambio esiste ovunque, l’unico nemico della Sicilia e dell’Italia siamo noi stessi, dipende solo da noi, se parteciperemo alla vita politica”.

Poi il palco si trasforma in un botta e risposta continuo a tre fra Cancelleri, Di Battista e Di Maio. torna il candidato Premier “Voglio dirvi grazie per avermi accolto in questi tre mesi. Ho imparato molte cose del vostro dialetto e quindi vi dico a chi sta schiffarato (che non ha nulla da fare, ndr) di andare a votare. Voi dite che i Cinque stelle sono una “camurria” (seccatura, ndr)” per i loro appelli al voto ma “io vi ricordo che il diritto lo hanno conquistato col sangue i nostri nonni e bisnonni”.

Quindi torna Cancelleri “Sono fiero di essere una persona che viene dal popolo, che ha lavorato in maniera onesta anche sporcandosi le mani di grasso per portare a casa il pane in modo onesto”.

“Se il 5 novembre ci darete la possibilità di andare al governo faremo una legge semplice di due righe: nella Regione siciliana saranno aboliti i vitalizi e dimezzati gli stipendi: sarà la legge 800A – ha aggiunto – Sta a voi la scelta se ripiombare nel passato o andare nel futuro”.

E prima di dare la parola a Grillo “Quando andiamo in Lombardia e Veneto a curarci troviamo medici siciliani. Noi vogliamo individuare i motivi per cui 60 mila siciliani ogni anno vanno a curarsi fuori e con quei 250 milioni creeremo strutture d’eccellenza. Qualcuno dirà quella è la Lombardia, questa è la Sicilia e non si può fare: non è vero, non è vero”.

“Dovremo ragionare in modo diverso – ha detto – dobbiamo snellire le liste d’attesa, non ci deve più essere persona che deve mettere mani al portafoglio per pagare le visite private perché ci sono liste d’attesa. Non voglio diventare presidente di una Regione che continua a creare ingiustizie”.

E il mattatore Grillo esce col suo tradizionale modo di fare “Chi siete voi siciliani? Chi siete voi? Avete avuto tutto, l’intelligenza, la profondità di Pirandello, la cattiveria di Riina, il senso del potere di Provenzano. Siete autonomi o no, siete stati liberati o no, è 100 anni che vi prendono per il culo. Berlusconi viene qua e vi dice porterà la legalità in Sicilia, ecco da chi l’aveva presa”.

Poi il comico genovese ammette l’errore fatto nel comizio di Catania per il quale mezza Italia lo ha preso in giro “Ho sbagliato tra Nigeria e Angola, è vero, meno male che i giornalisti sono precisi. Io sono un errore, perché se non fossi un errore non l’avrei mai fondato questo Movimento. E’ giusto che il giornalista deve essere preciso. Ma lo sbaglio ti fa andare avanti, noi siamo frutto dello sbaglio”.

“Non gli va giù che questo movimento è stato fondato da un comico, non gli va giù che noi siamo dilettanti. Quelli che non vanno a votare si creano un alibi, se li creano loro un alibi per non fare nulla e io non glielo voglio dare perché noi non siamo uguali agli altri. Quello di domenica non è un voto politico, toglietevelo dalla testa, è un referendum”.

In chiusura Grillo abdica “Queste persone proseguiranno il mio lavoro e sono migliori di me” dice chiudedno il discorso e chiaando sul palco Casaleggio-Di Maio-Di Battista: “Sono migliori di me”

Il comizio, trasmesso anche in diretta streaming e su facebook raggiunge punte di 10mila visualizzazioni contemporanee come nessun altro candidato è mai riuscito a fare.

Nel pomeriggio  lo stato maggiore 5 stelle aveva girato il centro città in bicicletta (leggi qui)