Un ritrovamento avvenuto grazie ad un passante che aveva avvertito dei lamenti  provenire da un cassonetto dell’immondizia di San Cipirrello.

Un barboncina trovata stremata dal freddo, con il pelo arruffato ed un forte raffreddore agli occhi. Qualcuno, forse, avendola trovata si è poi accorto delle condizioni precarie e, come un rifiuto, l’aveva gettata nel contenitore.

Sul posto è intervenuta Vittoria Marino, volontaria dei luoghi, che ha preso in consegna la cagnolina subito portata in un ambulatorio veterinario. Per tutti questi giorni (lo smarrimento è avvenuto lo scorso 31 dicembre) vi era una persona che non aveva mai smesso di cercarla.  Era il proprietario che, nel vicino paese ove era stata smarrita, aveva distribuito le fotografie della barboncina per sua fornita di microchip.

Proprio la presenza del chip ha ora permesso il ricongiungimento dopo ben dieci giorni dallo smarrimento.  Giorni pesanti, quasi impossibili da superare per un cane che, fino ad allora, aveva vissuto coccolato ed amato tra le mura domestiche. Freddo, pioggia ed infien neve. Un mix potenzialmente letale al quale aveva fotto seguito l’incredibile “sistemazione” in un contenitore dell’immondizia.

Una persona molto sensibile – afferma Vittoria Marino – che ha sicuramente sofferto per quella che ormai sembrava  una perdita definitiva. Il proprietario si è preso immediatamente cura di lei, tenendo peraltro a saldare tutte le spese  affrontate. Rimane il rammarico per come il piccolo animale è stato trattato in questi giorni – ha aggiunto la volontaria – addirittura gettata tra i rifiuti“.

Una storia a lieto fine, dunque, che dimostra ancora una volta quanto sia importante microchippare il proprio cane. Un obbligo di legge che risale ormai a diversi anni addietro ma che purtroppo in molte Regioni è largamento disatteso.

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