La proroga dei commissari nelle Asp e negli ospedali siciliani è illegittima. Lo sostiene il Consiglio dei Ministri che ha impugnato una deklle disposizioni contenute nella legge della Regione Siciliana n. 4 del 01/03/2017, recante “Proroga dell’esercizio provvisorio per l’anno 2017 e istituzione del Fondo regionale per la disabilità. Norme urgenti per le procedure di nomina nel settore sanitario regionale”.

L’impugnativa non riguarda l’intera legge, cosa che bloccherebbe le facoltà di spesa della Regione ancora oggi legate all’esercizio provvisorio in questione, ma solo un aspetto, quello che riguarda,m appunto, i commissari nella sanità.

Salvi, dunque, tutti gli altri provvedimenti. oltre lo stesso esercizio provvisorio anche il fondo per la disabilità

la norma, riguardante la nomina dei direttori generali delle aziende sanitarie, invece, secondo l’impugnativa del CdM “eccede le competenze attribuite alla Regione Siciliana dallo Statuto speciale inquanto prevede commissariamenti non consentiti dalla normativa statale di riferimento e si pone in contrasto con i principi fondamentali in materia di tutela della salute, in violazione dell’art.117, terzo comma, della Costituzione, e dei principi di ragionevolezza, di adeguatezza, e di buon andamento dell’amministrazione di cui agli artt. 3 e 97 della Costituzione”.

Su questa motivazione è probabile un contenzioso viosto che la regione, in passato, ha sempre ritenuto di avere òpotestà sulla nomina dei manager e quindi considera sua facoltà deciedere anche i commissari. di fatto, però, il tema è politico. La maggior parte dei manager delle varie aziende sono in scadenza in questi mesi ed era partita la polemica su rinnovi e nomine nel così detto ‘semestre bianco’ ovvero gli ultimi sei msi di legislatura.

Per superare l’impasse si era inserito, nella norma di proroga dell’esercizio provvisorio, un articolo con il quale tutte le aziende in scadenza vengono commissariate e affidate ai manager uscenti o, in alternativa,  a commissari nominati per il solo tepo necessario all’insediamebto del nuovo governo e del nuovo parlamento.

Ma per il consiglio dei Ministri questa forma di commissariamenteo è illegttima ed illogica.