Hanno presidiato il teatro Biondo in attesa del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per consegnargli una lettera-appello, che era stata già mandata al Quirinale qualche giorno fa, alla fine, nonostante l’imponente servizio d’ordine, ci sono riusciti.

Tra loro c’era anche Ivan, in rappresentanza degli studenti disabili delle scuole superiori che a Palermo non vanno a scuola da 4 mesi per colpa delle istituzioni, insieme a Benedetta che va a scuola a singhiozzo, con le i genitori e alcuni assistenti igienico-personale rappresentati dallo Slai Cobas.

La delegazione è riuscita anche a parlare con il vescovo di Palermo, Corrado Lorefice, che si è fermato ad ascoltare e ha chiesto che gli sia inviata una lettera esplicativa della situazione per poter posizione in favore dei ragazzi disabili gravemente lesi nei loro diritti.

La lettera è stata consegnata al cerimoniere del Quirinale che ha parlato con la delegazione dei genitori e prendendo la lettera inviata al presidente ha sottolineato che si tratta di un atto ufficiale. Al cerimoniere è stata spiegata la denuncia contenuta nella lettera, compresa la questione della legge delega del governo, in particolare sul sostegno che, secondo il sindacato Slai Cobas “attacca pesantemente i diritti degli studenti disabili e dei lavoratori del settore”.

La delegazione ha incontrato anche il presidente della Regione, Rosario Crocetta, che è stato messo al corrente della situazione e in particolare sul mancato avvio del servizio di trasporto per gli studenti disabili. Il governatore si è impegnato con Ivan a contattare il prima possibile la Croce Rossa per fare in modo che si faccia carica del servizio.