La V Commissione riceverà in audizione martedì 6 febbraio, alle ore 11, presso l’Ars, le nove associazioni culturali e antimafia, tra le quali il Centro Studi Pio La Torre, che hanno presentato formale richiesta di essere ricevuti in merito alle determinazioni contenute nel decreto n. 2882 del 29/12/2017 con il quale si è decisa la rimodulazione al ribasso delle somme erogate agli enti. “Decisione che – scrivono le associazioni – ha causato gravi danni all’attività istituzionale delle stesse e che, in taluni casi, arrivano a minacciarne la chiusura”.

“Le associazioni – si legge nella lettera inviata alla Commissione presieduta dall’on. Luca Sammartino – pur consapevoli della necessità di una rimodulazione delle spese nelle nostra regione, ritengono necessario un intervento finalizzato a consentire un riequilibrio per l’anno 2017 delle somme assegnate e nuovi strumenti e criteri per gli anni a venire”.

Le nove associazioni sono: Centro Studi ed Iniziative Culturali Pio La Torre ONLUS; ARCI Sicilia Associazione di promozione sociale; Associazione per la Conservazione delle Tradizioni Popolari; Centro Studi Feliciano Rossitto; Istituto Gramsci Siciliano ONLUS; Fondazione Gaetano Costa; Fondazione Giovanni Chinnici; Fondazione Giovanni e Francesca Falcone; Fondazione Ignazio Buttitta.

“Il governo regionale deve rivedere le assegnazioni di contributi regionali alle associazioni – dice il presidente della Commissione Luca Sammartino – che così come sono stati modulati penalizzano enti che svolgono un’importante azione di divulgazione del messaggio e della cultura della legalità”.

Per martedì la V commissione Cultura, Formazione e Lavoro all’Ars ha convocato anche gli assessori regionali all’Economia Gaetano Armao ed ai Beni culturali Vittorio Sgarbi per discutere la possibilità di rivedere i tagli alle somme erogate alle associazioni culturali.

“I tagli ai finanziamenti – sottolinea Sammartino – hanno causato gravi danni all’attività di enti che svolgono un’importante azione meritoria sul territorio e rischiano di causarne la chiusura definitiva. E’ necessario intervenire immediatamente – conclude – anche stabilendo criteri certi per l’accesso ai contributi”.

Alla seduta della commissione sono stati invitati anche i dirigenti degli assessorati ed i rappresentanti delle nove associazioni

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