“Dalla stampa apprendiamo che a chiusura d’anno, dopo aver svolto il programma d’iniziative presentato per il 2017, al Centro Pio La Torre, su una richiesta documentata di 279.900 euro è stato assegnato un contributo di 16.800 euro. Vorremmo conoscere le motivazioni di tale misura penalizzante e sapere dall’attuale governo e da quello precedente che l’ha predisposta, cosa pensano che il Centro Pio La Torre, dopo 32 anni di attività, non debba o possa fare o in cosa abbia sbagliato”. E’ quanto si legge in un comunicato del Centro Pio La Torre di Palermo.

“Forse abbiamo sbagliato nella difesa di una memoria antimafia, come quella di Pio La Torre, orgoglio di Sicilia secondo Vincenzo Consolo, legata strettamente e sempre all’impegno sociale e civile di cambiamento? A chi ha dato fastidio – aggiunge la nota – questa libertà di pensiero e d’iniziativa portata a livello nazionale e internazionale col contributo di tanti volontari, col sostegno di tanti intellettuali siciliani e italiani, con la partecipazione della scuola italiana?”.

“Non comprendiamo come mai le risorse siano state tagliate in percentuale maggiore proprio alle associazioni culturali da anni impegnate in attività antimafia – dichiara il segretario generale della Cgil Palermo Enzo Campo – Chiunque l’abbia stabilito, non è comunque un segnale positivo. Questo gesto fa il paio con le prime dichiarazioni fatte dal neo presidente dell’Ars sulla volontà di dire addio alla commissione antimafia. Il messaggio che arriva ci preoccupa”. 

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