E’ Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, il noto regista, attore, conduttore televisivo e radiofonico palermitano, il testimonial della campagna 2016 dell’Associazione Piera Cutino per devolvere il 5×1000 della dichiarazione dei redditi a favore della prevenzione, della cura e della ricerca per la talassemia.

Pif si aggiunge agli altri storici testimonial degli anni scorsi, tutti siciliani, Rosario Fiorello, Emma Dante, Stefania Petyx, Isabella Ragonese che hanno prestato il loro volto e si sono attivati per sostenere la causa dell’anemia mediterranea che in Sicilia vede una coppia su 200 a rischio di avere un figlio affetto. L’impegno di Pif e dell’Associazione Cutino, che per tutto il mese di maggio insieme all’Azienda Villa Sofia-Cervello promuove le iniziative del Thalassemia Day, saranno “lanciati” venerdì 6 maggio a palazzo Riso a Palermo, con inizio alle 17,30 (ingresso libero al pubblico), in occasione della mostra-evento “Per guarire dalla talassemia non servono parole. Basta una firma”.

Il museo regionale d’arte contemporanea, ospiterà nel corso del pomeriggio tutta una serie di eventi per presentare la campagna del 5×1000 e per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione attraverso il test portatore sano che in Sicilia è gratuito per le donne. In programma un’asta di beneficenza curata dalla casa d’aste Trionfante. Tra gli oggetti all’asta, un bracciale in oro realizzato e donato dall’orafa e designer Lidia Lucchese e una giacca di scena Giorgio Armani con dedica a Rosario Fiorello che l’ha indossata durante l’attuale tour “L’ora del Rosario”.giacca fiorello

 

Speciale banditrice dell’asta sarà Stefania Petyx. L’elenco completo degli oggetti si trova su www.pieracutino.it. Ci sarà anche la possibilità di diventare testimonial della campagna del 5×1000 grazie al fotografo Giuseppe La Spada, autore della foto di Pif per la campagna, che allestirà un set dedicato per chi fosse interessato a partecipare a #ancheiotestimonial, ed essere quindi “ambasciatore” della talassemia.

Giuseppe Marsala, docente dell’Università degli Studi di Palermo ha invece curato e allestito una mostra dedicata alla talassemia e ai suoi testimonial noti e meno noti. Previsto anche un momento gastronomico con il noto chef trapanese Peppe Giuffrè che omaggerà la sua rinomata cassata siciliana, mentre la casa vinicola Cusumano offrirà i suoi pregiati vini. A palazzo Riso saranno presenti fra gli altri il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera riuniti Villa Sofia – Cervello, Gervasio Venuti, Giuseppe Cutino e Alessandro Garilli rispettivamente Consigliere e Presidente dell’Associazione Cutino, Aurelio Maggio, direttore dell’unità operativa di ematologia e malattie rare del sangue e degli organi ematopoietici di Villa Sofia-Cervello.

“Desidero ringraziare di cuore – afferma Giuseppe Cutino – tutti i nostri testimonial e partner che hanno reso possibile l’evento a Palazzo Riso. Il 5×1000 è davvero un gesto che non costa nulla e tutti con la propria dichiarazione dei redditi possono destinarlo all’Associazione Cutino inserendo nel riquadro del volontariato il nostro codice fiscale 97144450828. In questo modo sosterremo la ricerca scientifica per trasformare in realtà il sogno della guarigione dalla talassemia per tantissimi pazienti. Grazie di cuore!”

“E’ un onore – dichiara Giuseppe Marsala del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo – poter contribuire alla campagna dell’Associazione Piera Cutino e sostenere la sua mission attraverso la donazione del 5×1000, mettendo in campo competenze e impegno per la promozione della cura della talassemia”.

“La nostra azienda – afferma Benedetto Trionfante, titolare della omonima casa d’aste di Palermo – è sempre molto attenta e sensibile a queste iniziative. Per questo quando sono stato contattato dall’Associazione Piera Cutino che sostiene una causa importante come la lotta alla talassemia, ho subito messo a disposizione la mia struttura e anche degli oggetti d’arte per questo nobile fine”.

“Quando con Giuseppe Cutino pensavamo ad una mia partecipazione a questo progetto – afferma Lidia Lucchese orafa designer – non sapevo in che modo sarei potuta essere utile a questa causa. Le mie creazioni, beni di lusso, tendono a solleticare la vanità dell’uomo. Ho accettato questa sfida perché mi ha permesso di mettere a servizio le mie idee per un fine che supera la persona e la sua vanità”.

“Il Museo come istituzione culturale cittadina – sostiene Valeria Li Vigni direttrice del museo Riso – è sempre pronto a sostenere le iniziative di solidarietà mettendo a disposizione la propria sede per un importante evento di beneficenza come questo”.

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