Aspettava i fedeli all’uscita della chiesa e gli chiedeva i soldi. Non era una richiesta di carità, ma, secondo gli inquirenti, una tentata estorsione. “Ti faccio vedere io, ora ci penso io, ti ammazzo… Dammi i soldi altrimenti non finisce qua… tanto ritorno”, avrebbe detto alle vittime.

E’ accaduto a luglio scorso a Palermo davanti alla parrocchia Santa Maria della Lettera, in piazza Acquasanta. Oggi il gip Nicola Aiello ha disposto per l’estortore la libertà vigilata, imponendo che l’indagato, un 44 enne che si è sottratto alle cure mentali a cui da anni era sottoposto, torni a farsi seguire al Dipartimento salute mentale. Il caso è stato segnalato alla polizia da una telefonata. Gli agenti, giunti all’Acquasanta, hanno scoperto che poco prima del loro arrivo l’uomo, a cui si contesta ora l’estorsione e la rapina, aveva lanciato una sedia contro una donna che si era rifiutata di dargli i soldi. A un’altra aveva strappato il telefonino. Dall’Acquasanta si era poi spostato davanti alla chiesa del Don Orione