“Ritengo che nei settori principali di erogazione dei servizi pubblici, le politiche locali stanno dimostrando una assoluta inadeguatezza a governare il territorio”.

Lo dice Nadia Spallitta, responsabile del settore ambiente di Articolo 1 che spiega: “In primo luogo l’imposizione molto simile ad una tassazione delle ztl con relativa pioggia a mio avviso illegittima di multe. E’ inaccettabile ad esempio multare gli invalidi che transitano all’interno delle zone a traffico limitato; si tratta infatti di provvedimenti in violazione di legge e in eccesso di potere che l’amministrazione di Palermo potrebbe subito annullare. Inaccettabile è il mancato raggiungimento delle percentuali minime di differenziata: avremmo dovuto raggiungere il sessantacinque percento, siamo fermi al nove percento, con ricadute devastanti sull’ambiente, con sprechi inaccettabili di beni che potrebbero rappresentare una risorsa economica e che potrebbero essere riutilizzati e riciclati; invece subiamo un aggravio di costi che il conferimento in discarica comporta, che ricadono sui cittadini, costretti tra l’altro in carenza di servizi, a pagare una Tari altissima ed impossibilitati a godere delle premialità che invece la legge assegna per chi differenzia”.

Spallitta continua: “Senza parlare della ecotassa che l’intera Sicilia è costretta a pagare all’Europa per la violazione delle direttive europee che impongono un piano di prevenzione, un piano dei rifiuti e la raccolta differenziata. Basterebbe organizzare alcune azioni per evitare l’emergenza. Oggi, ad esempio, il Presidente della Regione Siciliana, Musumeci, potrebbe commissariare e sostituirsi ai comuni che non fanno la differenziata, riducendo immediatamente il peso dei rifiuti da conferire in discarica”.

Da ultimo, l’emergenza idrica. Ancora una volta basterebbe una pianificazione organica – conclude Spallitta – per evitare la crisi, con interventi sugli invasi ed una buona manutenzione delle reti, evitando così la dispersione delle acque. Ugualmente dovrebbero realizzarsi i dissalatori, ed è paradossale che si parli di crisi d’acqua in una Isola circondata dal mare. La sensazione è che di emergenza in emergenza, Palermo e la Sicilia, non affrontino mai i problemi i modo organico e sistematico ed a subirne le consulenze della cattiva amministrazione, sono i cittadini. Tra l’altro è difficile che qualcuno paghi per le scelte sbagliate. E’ raro che vengano accertate responsabilità e colpe, per cui di fatto chi governa, opera senza controlli e senza sanzioni. L’assetto socio economico dell’intera Sicilia è allarmante, siamo ad un punto di decrescita e di arretramento grave. Si parla tanto di cultura, ben venga, ma a me sembra che Palermo e la Sicilia, siano in realtà destinate, così continuando, all’anno zero“.