Il pronunciamento di ieri del Consiglio di Giustizia Amministrativa (che nonostante Orlando continui a definire Consiglio di Stato per la Sicilia in realtà non è un Consiglio di Stato visto che sono diverse le regole per la scelta dei giudici togati) ha scatenato la guerra dei vinti e dei vincitori sulla Ztl.

Da una parte l’amministrazione Orlando che considera questo pronunciamento un trionfo, dall’altro i ricorrenti che, nonostante lo stop alla sospensiva, considerano anche quella del Cga una ordinanza che riconosce i motivi del ricorso pur non rilevando il ‘periculum in mora’ termine giuridico per definire il rischio di un danno irreparabile che giustifica la sospensiva.

In realtà non ci sono ne vinti ne vincitori. Da una parte si riconosce la fondatezza dei dubbi dei ricorrenti (anche se l’amministrazione non riesce a dare questa lettura neanche su indicazione) dall’altro si sostiene l’esigenza di una Ztl sia pure con criteri diversi (e anche qui i ricorrenti non riconoscono che il Cga ha comunque creato i presupposti perchè una ztl si faccia).

Tutta questa battaglia ha avuto, però, un risultato importante: ottenere che l’amministrazione Orlando riprende, finalmente, il dialogo con la città che aveva interrotto imponendo provvedimenti caduti dall’alto a tratti con arroganza. Una arroganza che Orlando e Catania non riconoscono. A domanda diretta Orlando oggi ha risposto abbiamo commesso un solo errore, quello di fare assemblee con associazione che si dicevano rappresentativa ma che non rappresentano l’interesse collettivo”.

Ma a prescindere dalla situazione ecco cosa succede adesso che è poi quello che i palermitani vogliono veramente sapere al di la delle schermaglie e della dichiarazioni sempre poche chiare (e teatrali) del sindaco. La Ztl si fa e l’amministrazione comunale ha avviato le procedure anche se ne allunga i tempi

La nuova ordinanza sulle Ztl

L’ordinanza sulla Ztl viene abbandonata nella forma attuale e verrò riscritta facendo decadere il giudizio che si attende per novembre davanti al Tar. sarà una ordinanza nuova anche se le modifiche saranno poche.

Non cambierà l’area di intervento ovvero Ztl 1 e Ztl 2 resteranno tali e quali. Non cambieranno neanche i costi. L’amministrazione inserirà nell’ordinanza i dati sull’inquinamento atmosferico che ha presentato al Cga e che sarebbero stati rilevati dall’Arpa e dimostrerebbero l’esigenza di interventi anti smog.

Nell’ordinanza saranno poi inseriti i sistemi di trasporti alternativi. Il Comune pensa a 11 bus navetta che partano da altrettanti parcheggi a margine o appena all’interno dell’area  a traffico limitato. Eventuali altre modifiche saranno decise dopo un confronto pubblico e dopo un dibattito in Consiglio comunale.

I tempi

Per il momento restano in vigore le targhe alterne. Per predisporre la nuova ordinanza nell’ambito di un più generale progetto di modifica della mobilità di Palermo a metà giugno il Comune terrà una assemblea pubblica con la città per discutere della visione della Palermo di domani, ma di un domani vicinissimo. Subito dopo, probabilmente a luglio, l’amministrazione porterà le delibere integrate con le nuove proposte e idee in Consiglio comunale per un dibattito. Dopo questo consiglio comunale si procederà alla apposizione dei nuovi cartelli e alle procedure di rilascio dei pass.

L’estate trascorrerà con queste procedure e la nuova Ztl entrerà in vigore probabilmente a settembre insieme o a ridosso del nuovo anno scolastico anche se il sindaco ha chiesto chiaramente a tutti di non dare tempi. insomma non sono certi delle date.

I ricorsi

Scrivendo una nuova ordinanza nella quale potrà esserci anche solo “un punto e virgola di differenza se serve” i ricorsi in atto decadranno a tutti i livelli. Non è, però, escluso che gli oppositori ne presentino di nuovi. Quegli stessi oppositori che Orlando ha definito “volgari e latori di offese personali, vergini sbiadite, anime morte” e così via.

A conti fatti niente ztl per il momento con la possibilità che non se ne ravveda l’esigenza per l’estate. ma su tutto la buona notizia è il ritorno al dialogo con la città