Mancano pochi giorni all’inizio della VI edizione del Ragusa Foto Festival, manifestazione dedicata al linguaggio della fotografia e fondata dalla giornalista Stefania Paxhia, che quest’anno si rivolge al cambiamento del pianeta e del territorio dovuti troppo spesso a comportamenti errati da parte dell’essere umano.

La direzione artistica dell’edizione 2017 si avvale di un comitato scientifico composto dai fotografi Fabio Florio, Roselena Ramistella, Javier Marcelo Cabrera e della stessa Stefania Paxhia.

L’evento che si svolgerà dal 30 giugno al 30 luglio 2017, nella splendida location barocca di Ragusa Ibla, avrà nelle giornate da venerdì 30 giugno a domenica 2 luglio, momenti di confronto e di cultura protagonisti della fotografia, inoltre non mancheranno mostre, educational, proiezioni e seminari, come l’incontro di sabato 1 luglio 2017 “Raccontare, comunicare, informare e divulgare tramite il linguaggio della fotografia, la necessità urgente di affrontare le giuste misure per proteggere il nostro pianeta, la società, i diritti umani e promuovere la giustizia sociale tra le popolazioni vulnerabili” promosso dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia.

L’evento formativo avrà come docenti Francesco Zizola, fotogiornalista tra i fondatori agenzia Noor, Amsterdam Hossein Farmani, fondatore Lucie Awards Foundation, Los Angeles, Paolo Verzone, fotoreporter Agence VU, Parigi, Silvia Gaiani policy consultant alla FAO, Roma, Sandro Serenari​ presidente di E-qo ONG organizzazione non governativa accreditata al Parlamento europeo; Antonio Fraschilla, giornalista di Repubblica Palermo, autore di “Grandi e inutili, le grandi opere in Italia” per Einaudi.

Il Ragusa Foto Festival Il festival è prodotto dall’associazione culturale Antiruggine, in collaborazione con il Comune di Ragusa, e patrocinato dal Libero Consorzio dei Comuni di Ragusa e dalla Camera di Commercio. Il Festival ha l’obiettivo di creare un circuito virtuoso tra professionisti e appassionati, giovani talenti, autori e addetti ai lavori di primo piano e, come dimostrano i nomi che sono stati presenti sin dal suo debutto (Enzo Sellerio, Giovanni Chiaramonte (direttore della seconda edizione), Mario Dondero, Gabriele Basilico, Giuseppe Leone, Fausto Giaccone, Letizia Battaglia, Mario Cresci, Ferdinando Scianna, Tano D’Amico, Nino Migliori, Ivo Saglietti, Shobha Battaglia, Olivo Barbieri, Maurizio Galimberti, Davide Monteleone, Francesco Zizola, Alessandro Penso, Umberto Agnello, Mimì Mollica, Alfredo D’Amato, Silvia Amodio, Filippo Romano, Gianni Cipriano, Carmen Mitrotta, Carlo Giunta, Silvia Morara, Nikolas Ventouralis, Moira Ricci, Alterazioni Video) l’evento riesce in pieno nel suo intento e cresce di anno in anno in termini di numero e di partecipanti.

Le mostre in programma quest’anno a Palazzo Cosentini dal 30 giugno al 30 luglio sono “Climate Change Evolution”, realizzata per l’apertura nel 2015 della XXI Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico (COP21) a Parigi a cura di Hossein Farmani, fotografo e fondatore della Lucie Awards Foundation di Los Angeles e “Territorio di formazione” curata dalla fotografa e docente Paola Binante.

Nella prima collettiva Francesco Zizola, espone “The dark side of the (honey) moon” uno dei suoi progetti dedicati alle isole Maldive, paradiso in pericolo che rischia di scomparire sommerso dall’Oceano Indiano come conseguenza del riscaldamento globale, mentre il fotogiornalista tedesco Peter Bauza, vincitore WPP 2017, con il suo racconto visivo “Copacabana Palace”, rivela la dura quotidianità di oltre 300 famiglie che occupano un complesso condominiale mai terminato, costruito oltre 30 anni fa, a circa 60 km dalla capitale carioca.

La seconda collettiva comprende i lavori di sette giovani autori italiani che analizzano attraverso la comunicazione visiva, innescando un processo di rilettura del territorio, riuscendo a far “guardare” chi semplicemente “osserva”, facendo comprendere i rischi che corre il nostro pianeta a causa delle stoltezze dei suoi abitanti, che, non comprendono di ferire anche se stessi.

Anche in questa VI non mancherà il Premio Miglior Portfolio 2017 che decreterà al vincitore un premio di 500 euro e la produzione ed esposizione della mostra all’edizione 2018. Paola Binante, fotografa professionista, sdocente e coordinatrice del corso specialistico di Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e del corso specialistico in Fotografia all’ISIA, (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) di Urbino sarà fra i lettori di questa edizione insieme al responsabile del dipartimento di Fotografia della scuola Fabrica del Gruppo Benetton Enrico Bossan, a Benedetta Donato, curatrice indipendente e a Paolo Versone, fotografo e membro della Agence VU di Parigi.

Un momento molto atteso è quello a cura di Maria Teresa Salvati responsabile europea di Slideluck, organizzazione artistica, internazionale e no-profit, con sede a New York, che si dedica alla creazione e al rafforzamento del senso di aggregazione e di condivisione attraverso la fotografia e si rivolge a fotografi, curatori, collezionisti ed editor.

Durante il Festival verranno proiettati alcunilavori provenienti dall’archivio di Slideluck global, che dal 2000 organizza eventi in oltre 100 città in tutto il mondo mostrando i lavori di più di 10.000 artisti.